Inquinamento acustico: troppo rumore, rischi per l'udito

L’inquinamento acustico, l’esposizione a una dose eccessiva di rumore potrebbe costare davvero cara all’udito, ma non solo

Inquinamento acustico, udito a rischio

Inquinamento acustico, udito a rischioIl rumore, quando è davvero troppo, rischia di fare davvero male, all’udito, soprattutto, ma non solo. E’ piuttosto lungo l’elenco dei possibili danni da inquinamento acustico, sono numerosi le funzioni dell’organismo, le parti del corpo che possono subire un contraccolpo pesante dall’esposizione eccessiva al rumore.

Numerosi, più o meno seri, ma sempre difficili da ignorare, tra i danni, all’udito e non, legati all’inquinamento acustico ci sono l’ipoacusia, i disturbi del timpano, le vertigini, ma anche l’aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco e i problemi del sonno.
 
“Il rumore rappresenta un importante fattore di rischio per la salute dei lavoratori e, in misura e modi diversi, della popolazione generale non professionalmente esposta al rischio. La Legge 447/95 riconosce le diverse forme di inquinamento acustico e stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela sia negli ambienti di lavoro, sia negli ambienti di vita” ha osservato Francesco Frigerio, fisico del Centro di Ricerche Ambientali di Pavia e Padova della Fondazione Maugeri.
 
“Inoltre, le indagini condotte dall’Inail pubblicate lo scorso luglio hanno evidenziato che l’ipoacusia da rumore è la seconda causa di malattia professionale. Dei circa 6 mila casi emersi nel 2010 il 16% riguardavano lavoratori che operano nel settore dell’industria e dei servizi, con un picco del 25% al Nord-Ovest e al Sud, e l’8% soggetti che sono impiegati nel settore agricolo” ha aggiunto Giuseppe Taino, dell’Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro dell’Istituto Scientifico di Pavia.
 
E’ fondamentale evitare l’esposizione continua a livelli sonori eccessivi, che, con il tempo, possono mettere in serio pericolo la funzionalità uditiva, scatenando una serie di disturbi, come le vertigini e gli acufeni, ma non solo. Infatti, è stato dimostrato che l’esposizione cronica a rumore può dar luogo a una serie di altri effetti, come problemi psicologici e comportamentali, disturbi del sonno, aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, interferenza con la comunicazione verbale e sindrome da stress.