Le infezioni urinarie ricorrenti sono un disturbo che affligge moltissime persone, in prevalenza donne. Si tratta di un problema serio, che richiede l’utilizzo di antibiotici per la sua completa risoluzione. E che tuttavia si ripresenta con costanza, dando vita ad un circolo vizioso che spesso si traduce con l’inefficienza dei farmaci a causa di quel fenomeno conosciuto come antibiotico-resistenza. È per questo motivo che un team di ricercatori ha iniziato a studiare un vaccino che permetta di risolvere le infezioni urinarie senza dover far ricorso a questa classe di medicinali.
Il vaccino contro le infezioni urinarie
Infezioni urinarie ricorrenti come la cistite sono tra i disturbi più frequenti – soprattutto nella popolazione femminile, sia in età fertile che dopo l’arrivo della menopausa. Queste patologie vengono trattate con gli antibiotici, ma poiché si ripresentano nel tempo possono dar vita all’antibiotico-resistenza. In questo caso, i farmaci diventano completamente inutili perché non sono più in grado di debellare i batteri. Questo problema potrebbe trovare risposta nello sviluppo di un vaccino contro le infezioni urinarie.
Alcuni scienziati dell’Università del Texas (a Dallas) hanno condotto uno studio sull’impiego del vaccino per contrastare i batteri responsabili di tali malattie infettive. I vaccini solitamente utilizzano piccole parti di virus, ma con i batteri ciò è molto difficile, per via della loro struttura più complessa. Per questo i ricercatori hanno subito puntato su un approccio a cellula intera, nel quale si impiegano batteri morti o resi inattivi. Tuttavia, si sono trovati a che fare con un altro problema.
Queste cellule venivano infatti assorbite rapidamente, senza dare il tempo all’organismo di sviluppare una corretta risposta immunitaria. Gli studiosi hanno dunque “rivestito” i batteri con una matrice polimerica cristallina che li preserva più a lungo. Si tratta così di un vaccino a rilascio graduale, che permette al corpo di reagire e creare gli anticorpi. Per sperimentarlo, gli scienziati hanno iniettato ai topi una dose letale di Escherichia coli: il vaccino ha permesso a quasi tutti loro di sopravvivere.
Questo è un risultato molto importante, che apre la strada sia ad un nuovo tipo di vaccinazione che ad un innovativo approccio terapeutico nei confronti delle infezioni urinarie ricorrenti. Ma non solo: questa cura potrebbe rivelarsi utile anche contro altre infezioni batteriche, come l’endocardite e la tubercolosi.