Infezioni urinarie? Presto si cureranno con un vaccino

Alcuni scienziati hanno individuato un vaccino che potrebbe curare le infezioni urinarie ricorrenti, come la cistite: una vera svolta in campo medico.

Infezioni urinarie
Foto Unsplash | CDC

Le infezioni urinarie ricorrenti sono un disturbo che affligge moltissime persone, in prevalenza donne. Si tratta di un problema serio, che richiede l’utilizzo di antibiotici per la sua completa risoluzione. E che tuttavia si ripresenta con costanza, dando vita ad un circolo vizioso che spesso si traduce con l’inefficienza dei farmaci a causa di quel fenomeno conosciuto come antibiotico-resistenza. È per questo motivo che un team di ricercatori ha iniziato a studiare un vaccino che permetta di risolvere le infezioni urinarie senza dover far ricorso a questa classe di medicinali.

Il vaccino contro le infezioni urinarie

Infezioni urinarie ricorrenti come la cistite sono tra i disturbi più frequenti – soprattutto nella popolazione femminile, sia in età fertile che dopo l’arrivo della menopausa. Queste patologie vengono trattate con gli antibiotici, ma poiché si ripresentano nel tempo possono dar vita all’antibiotico-resistenza. In questo caso, i farmaci diventano completamente inutili perché non sono più in grado di debellare i batteri. Questo problema potrebbe trovare risposta nello sviluppo di un vaccino contro le infezioni urinarie.

Alcuni scienziati dell’Università del Texas (a Dallas) hanno condotto uno studio sull’impiego del vaccino per contrastare i batteri responsabili di tali malattie infettive. I vaccini solitamente utilizzano piccole parti di virus, ma con i batteri ciò è molto difficile, per via della loro struttura più complessa. Per questo i ricercatori hanno subito puntato su un approccio a cellula intera, nel quale si impiegano batteri morti o resi inattivi. Tuttavia, si sono trovati a che fare con un altro problema.

Queste cellule venivano infatti assorbite rapidamente, senza dare il tempo all’organismo di sviluppare una corretta risposta immunitaria. Gli studiosi hanno dunque “rivestito” i batteri con una matrice polimerica cristallina che li preserva più a lungo. Si tratta così di un vaccino a rilascio graduale, che permette al corpo di reagire e creare gli anticorpi. Per sperimentarlo, gli scienziati hanno iniettato ai topi una dose letale di Escherichia coli: il vaccino ha permesso a quasi tutti loro di sopravvivere.

Questo è un risultato molto importante, che apre la strada sia ad un nuovo tipo di vaccinazione che ad un innovativo approccio terapeutico nei confronti delle infezioni urinarie ricorrenti. Ma non solo: questa cura potrebbe rivelarsi utile anche contro altre infezioni batteriche, come l’endocardite e la tubercolosi.