Estate vuol dire mare, abbronzatura e aperitivi ma anche, purtroppo, infezioni da spiaggia. Ecco come prevenirle e curarle.
Quando si va al mare non è sufficiente proteggersi dai raggi solari applicando le creme protettive ma anche tutelarsi da eventuali fastidiose infezioni da spiaggia. Ecco quelle più comuni, come prevenirle e come curarle in maniera efficace.
Anche se la spiaggia è solitamente il posto ideale per rilassarsi e divertirsi, può divenire anche il luogo dove, per via del caldo, dell’affollamento di gente o dei comportamenti poco consapevoli, si possono diffondere diverse infezioni. Sono almeno 5 le malattie più comuni che ogni anno colpiscono diverse persone in vacanza. Ecco i consigli dell’esperta per trattarle e curarle in maniera efficace.
Le più comuni infezioni da spiaggia e come trattarle secondo i consigli dell’esperta
Susanna Esposito, presidente di WAidid (Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici ) ha spiegato che in estate ci sono diversi agenti patogeni (batteri, miceti e parassiti) che possono favorire la diffusione di infezioni che possono colpire grandi e piccini.

Ecco quali sono le 5 malattie più comuni in vacanza:
- Infezioni cutanee, spesso causate da Streptococcus beta-emolitico di gruppo A e più raramente Staphilococcus aureus. Colpiscono più frequentemente i bambini e si caratterizzano per la comparsa di vescicole-bolle che scompaiono generalmente in 4-8 giorni. Per trattarle si possono usare antisettici e antibiotici topici da applicare 2-3 volte al giorno per almeno una settimana dopo la scomparsa delle lesioni. In caso di lesioni molto profonde o se il bambino è immunodepresso, occorre utilizzare antibiotici per via orale.
- Micosi da piscina, un’infezione fungina causata da due agenti del genere Trichophyton: T. rubrum e T. interdigitalis. È un’infezione contagiosa che si caratterizza per chiazze eritemato-squamose soprattutto alle piante dei piedi, ai palmi delle mani e a livello interdigitale. Per liberarsene basta utilizzare prodotti anti-micotici 2 volte al giorno per almeno 14 giorni. Per quanto riguarda la prevenzione, le micosi si possono scongiurare usando ciabatte a bordo piscina, in doccia, nei bagni, negli spogliatoi e teli e asciugamani strettamente personali.
- Gastroenteriti, diarrea del viaggiatore e intossicazioni alimentari: la gastroenterite può essere dovuta a virus o batteri. Spesso è una delle cause più comuni di disidratazione. Quindi, per trattarla, è importantissimo idratarsi, vale a dire bere molta acqua e consumare molta frutta e verdura. Se ci si trova in Paesi dove l’acqua non è potabile, utilizzare quella in bottiglia sia da bere sia per lavare gli alimenti. Evitare le bevande zuccherine che possono peggiorare i sintomi (come la diarrea) ma anche cibi potenzialmente contaminati (come molluschi) e quelli di cui non si conosce la provenienza. Per prevenire questo genere di infezioni, bisogna poi lavare sempre bene le mani con acqua e sapone o usare un disinfettante, soprattutto prima di mangiare o toccare il cibo.
- Allergie da punture di insetto (api, vespi, zanzare) sono molto comuni in estate e possono causare: arrossamento, gonfiore, fastidio o dolore; eventualmente febbre e sensazione di malessere. Sono sintomi che in genere spariscono in poco tempo e che si possono trattare con una pomata a base di anti-istaminici. Se c’è febbre e molto dolore, si può usare paracetamolo o ibuprofene. Nei casi più gravi, quando si verificano disturbi respiratori o cardiovascolari, rivolgersi tempestivamente ad un medico.

- Punture di meduse e tracine: incontrare questi animali è molto frequente nei nostri mari. Dopo le punture di meduse occorre disinfettare la zona colpita con acqua di mare e poi con bicarbonato di sodio. Nel caso di puntura da tracina, invece, è consigliabile mettere subito il piede sotto la sabbia calda o tamponare con acqua bollente, perché il calore dona sollievo al dolore. Per entrambe le tipologie di punture, non usare ammoniaca, limone, aceto, o alcol né strofinare o grattare perché si può solo far diffondere il veleno. Non usare nemmeno acqua dolce, ghiaccio o acqua troppo fredda.
- Colpi di sole e colpi di calore: il primo deriva dall’esposizione ai raggi solari e comporta un aumento della temperatura corporea oltre i 38 gradi ed eventualmente scottature. Il colpo di calore, invece, si manifesta quando ci si espone per troppo tempo ad un’alta temperatura, non riuscendo a disperdere calore. In entrambi i casi occorre usare il buon senso, prevenendoli esponendosi al sole nelle prime ore del mattino o in quelle tarde del pomeriggio, sempre applicando una crema solare e indossando abiti leggeri e di lino o cappelli se si passeggia sulla spiaggia o in città.