Nuovo farmaco per infarto e ischemia: il promettente studio italiano

Un team di ricerca italiano ha individuato un nuovo farmaco biologico dagli effetti benefici per il cuore: potrebbe aiutare in caso di infarto e ischemia.

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Foto Unsplash | Robina Weermeijer

Le malattie cardiovascolari sono una delle principali emergenze di salute pubblica in tutto il mondo. Oltre a rappresentare la prima causa di morte, sono anche una spesa sanitaria di grande rilievo, probabilmente la più importante nei Paesi sviluppati. Problemi come infarto e ischemia sono molto diffusi, e i ricercatori continuano il loro lavoro nel tentativo di individuare nuove strategie per ridurre il rischio cardiaco e per trattare queste patologie. Da un recente studio italiano sono emerse novità interessanti: un farmaco biologico dalle proprietà benefiche per il cuore.

Nuovo farmaco biologico per infarto e ischemia

Gli sforzi congiunti dell’Università degli Studi di Trieste, dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste e dell’Università di Zagabria (Croazia) hanno portato alla scoperta di un anticorpo monoclonale che potrebbe trovare impiego nei casi di patologie cardiache come l’infarto e l’ischemia. A seguito di questi problemi, infatti, il cuore subisce spesso danni molti seri. È il caso della fibrosi, ovvero dell’insorgenza di tessuto cicatriziale sul muscolo cardiaco. Questa condizione si verifica a causa di sofferenza cardiovascolare, e non è reversibile.

Lo studio italiano, pubblicato su Nature Communications, ha evidenziato l’efficacia del nuovo anticorpo monoclonale. Questo farmaco è in grado di bloccare il processo che causa la fibrosi e di proteggere il cuore dopo un infarto o un’ischemia. Il meccanismo attraverso cui funziona si basa su due azioni. Da una parte, l’anticorpo riduce la deposizione del tessuto fibroso, dall’altra parte promuove la sopravvivenza delle cellule muscolari cardiache.

I farmaci biologici sono la nuova frontiera della medicina. Vengono già ampiamente utilizzati per le terapie oncologiche e nella cura delle malattie ereditarie, tuttavia fino ad oggi solo in poche occasioni hanno trovato impiego nelle patologie cardiovascolari. I risultati oggi ottenuti sono solo un piccolo passo verso la possibile applicazione clinica di questo anticorpo monoclonale. È fondamentale proseguire gli studi per convalidare gli esiti e proseguire nella strada verso la scoperta di nuovi farmaci biologici per la cura dei problemi cardiovascolari.

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