Incontinenza urinaria maschile: cause, terapia e rimedi naturali

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Incontinenza urinaria maschile: quali sono le cause, la terapia e i rimedi naturali da utilizzare per contrastare questo fastidioso problema? L’incontinenza urinaria maschile è meno diffusa rispetto a quella femminile e si manifesta soprattutto con l’avanzare dell’età. Con il tempo, infatti, in seguito ai vari cambiamenti che si verificano nell’organismo, l’individuo può diventare non più in grado di controllare la minzione. Spesso accade che si instauri una diminuzione della capacità a carico della vescica. Possiamo distinguere due tipi di incontinenza urinaria maschile, quella acuta, con esordio improvviso, e quella cronica, che può essere determinata da varie malattie, come, ad esempio, l’ipertrofia prostatica.

Cause

Le cause dell’incontinenza urinaria negli uomini possono consistere in numerose patologie e, a seconda del manifestarsi di queste ultime, si distinguono in varie categorie. Possono essere cause funzionali, quando lo sfintere tende a diventare inefficiente e lascia che avvengano delle perdite di ciò che è contenuto nell’orifizio. Altre cause sono collegate a motivi organici. E’ la situazione, per esempio, che si verifica nell’ipertrofia prostatica, che consiste in un aumento del volume della prostata. Ci sono anche cause neurologiche: in soggetti che sono stati colpiti da un ictus, dal morbo di Parkinson o dalla sclerosi a placche l’incontinenza urinaria può essere provocata dal fatto che sono stati danneggiati i centri del cervello che hanno il compito di regolare la vescica. Anche la spina bifida e il morbo di Alzheimer rientrano in questi problemi che determinano le cause neurologiche dell’incontinenza.
Altre volte quest’ultima è dovuta alla stenosi dell’uretra: il canale che porta le urine dalla vescica all’esterno del corpo si restringe, ostacolandone il passaggio. Altri problemi che possono determinare il disturbo negli uomini sono rappresentati dalla vescica iperattiva e dall’adenoma prostatico. Nel primo caso si verificano delle contrazioni involontarie della muscolatura pelvica, che provocano urgenza di urinare. Nel secondo caso, a causa dell’iperplasia prostatica benigna, non si ha un totale svuotamento della vescica e l’eccessiva pressione può determinare la perdita di urina.

Terapia

Per trattare l’incontinenza urinaria maschile esiste una cura a base di farmaci. Generalmente si usano alcuni principi attivi, in grado di rinforzare la muscolatura pelvica e di determinare la distensione della vescica. Si tratta di molecole come la duloxetina e la tolterodina. Si può ricorrere anche alla terapia chirurgica, soprattutto quando il problema è determinato da ostruzioni o dall’aumento del volume della prostata. Si possono usare delle protesi per regolare la compressione dell’uretra. Soltanto nei casi più gravi si deve fare ricorso all’impianto di uno sfintere artificiale. A volte l’intervento chirurgico serve ad asportare la prostata, totalmente o una parte di essa, quando l’incontinenza è strettamente collegata ad ostruzioni che interessano questa parte del corpo.

Rimedi naturali

I rimedi naturali per contrastare l’incontinenza urinaria negli uomini sono differenti:

  • Semi di zucca – Essi contengono delle sostanze che inibiscono un particolare enzima, influendo sulla tonicità dei muscoli pelvici. Prendiamo una manciata di semi, mettiamoli in infusione in acqua bollente, lasciandoli per circa un’ora. Filtriamo e beviamo almeno un bicchiere al giorno.
  • Uva ursina – L’uva ursina è ricca di flavonoidi e altri principi attivi, molto utili per trattare tutti i disturbi che interessano l’apparato urinario. Ha anche proprietà antibatteriche che agiscono direttamente sulle vie urinarie. E’ disponibile sotto forma di compresse: bisognerebbe assumerne 2-3 al giorno.
  • Petroselinum – Si tratta di un vero e proprio rimedio omeopatico, che viene usato quando l’incontinenza urinaria è determinata dalla debolezza dei muscoli del pavimento pelvico. Si usa nella concentrazione 30 CH e bisognerebbe prenderne un granulo una volta al giorno.
  • Causticum – Molto utile da utilizzare soprattutto nei soggetti in cui i problemi alla vescica sono determinati dall’ansia. Generalmente è l’omeopata a stabilire la quantità esatta da assumere: si può andare da 5 a 10 CH, da 2 a 3 granuli anche due volte al giorno.
  • Magnesio – Il magnesio risulta importante per trattare i problemi di incontinenza urinaria legati alla vescica iperattiva. Proprio la carenza di questo minerale nell’organismo può determinare delle contrazioni o degli spasmi di tutti i muscoli del corpo, anche di quelli che costituiscono la parte della vescica. Per un effetto più distensivo, si possono assumere da 200 a 600 mg di magnesio citrato ogni giorno.
  • Ruta graveolens – Anche questo è un rimedio omeopatico che può essere risolutore di tutti quei casi in cui il disturbo è correlato a situazioni di ansia o di stress. Per quanto riguarda questa sostanza, non è possibile indicare una concentrazione e una posologia esatte. Deve essere l’omeopata, considerando bene la situazione del soggetto, a determinarne l’uso.