Articolo aggiornato il 6 Settembre 2017
Incontinenza urinaria in menopausa: quali sono le cause, gli esercizi da fare, i rimedi naturali e l’intervento chirurgico per risolvere il problema? L’incontinenza urinaria è l’impossibilità di trattenere la pipì in un momento diverso dalla minzione, con la conseguente fuoriuscita di urina senza controllo. Questo problema è piuttosto comune in menopausa, in quanto viene provocato dall’indebolimento e la perdita di elasticità dei muscoli del pavimento pelvico. Per risolvere questo fastidioso problema, possiamo fare affidamento a diversi rimedi naturali, esercizi fisici e, in casi estremi, ad un intervento chirurgico.
Cause
Nelle donne in menopausa, i mutamenti ormonali possono determinare in modo significativo un progressivo indebolimento del tessuto e dei muscoli del pavimento pelvico, rendendo più difficile il gesto naturale di trattenere la pipì.
L’incontinenza urinaria femminile in menopausa può essere causata da diversi fattori come:
- Stitichezza cronica: un problema che colpisce le donne non solo durante la menopausa ma anche nel periodo fertile. La stitichezza cronica può provocare un’incontinenza urinaria da sforzo.
- Scarsa attività fisica: un’insufficiente quantità di attività fisica quotidiana, può contribuire all’aumento del peso corporeo e favorire l’insorgere dell’incontinenza urinaria.
- Infezioni ricorrenti alle vie urinarie: la cistite, per esempio, è una delle infezioni urinarie che possono aggravare lo stato dell’incontinenza urinaria.
- Calo di estrogeni: l’abbassamento del livello di estrogeni è una delle cause principali dell’incontinenza urinaria in menopausa. La causa principale è la perdita del tono muscolare del pavimento pelvico.
- Alcune tipologie di farmaci: farmaci come antidepressivi, antipsicotici, diuretici, analgesici e sedativi, possono aggravare l’incontinenza urinaria.
- Alimentazione: alcuni alimenti come il caffè, le mele, l’uva, l’ananas, il limone, lo zucchero, il tè e le bevande gassate, possono aggravare lo stato dell’incontinenza urinaria.
Esercizi
Con alcuni semplici ma efficaci esercizi, possiamo contrastare l’incontinenza urinaria femminile. Questi esercizi sono mirati a rafforzare la muscolatura del pavimento pelvico e ripristinare la giusta elasticità dei tessuti.
Ecco quali sono gli esercizi contro l’incontinenza da svolgere tranquillamente a casa.
Primo esercizio
Prima di eseguire gli esercizi successivi, è importante prendere consapevolezza del proprio pavimento pelvico. Per svolgere questo esercizio, bisogna mettersi in piedi con le gambe leggermente piegate e divaricate: da questa posizione spostate il bacino prima a destra, poi al centro ed infine a sinistra. In ogni posizione dovete effettuare una contrazione pelvica espirando. Questo esercizio va ripetuto almeno per 10 volte in qualsiasi momento della giornata.
Secondo esercizio
Prima di svolgere questo esercizio, è bene svuotare la propria vescica. Iniziate a contrarre i muscoli del pavimento pelvico per 10 secondi, poi rilasciate lentamente. Questa sequenza va ripetuta 10 volte per 3 volte nell’arco della giornata, è importante eseguire correttamente l’esercizio senza coinvolgere i glutei, l’addome e le gambe.
Terzo esercizio
Per svolgere questo esercizio, bisogna partire da una posizione “a sfinge”, con le braccia distese in avanti e gli stinchi appoggiati al pavimento. Da questa posizione, inarcate la schiena verso l’alto espirando e contemporaneamente effettuando una contrazione pelvica da trattenere per qualche secondo; poi inspirate e tornate alla posizione di partenza. Questo esercizio è utile anche per distendere la colonna vertebrale. L’esercizio va ripetuto 10 volte a sessione, per almeno 1 volta al giorno.
Rimedi naturali
Per risolvere il problema dell’incontinenza urinaria, possiamo fare affidamento su degli efficaci rimedi naturali, quali:
- Tisana al finocchio: anche se il finocchio è conosciuto per le sue proprietà diuretiche, è un ingrediente molto utile per trattenere l’urina e rende più semplice il processo di svuotamento della vescica. In questo modo, non c’è il rischio che rimanga del liquido all’interno che potrebbe scappare appena si fa un piccolo sforzo, e la vescica tarderà a riempirsi. Per preparare una buona tisana al finocchio, basterà far bollire in 250ml di acqua circa 2 cucchiai di semi di finocchio. Consumare la tisana 1 volta al giorno.
- Tisana alle foglie di lampone: il lampone aiuta a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e ridurre di conseguenza le fastidiose perdite urinarie. Per preparare questa tisana alle foglie di lampone occorre 1 cucchiaio di foglie di lampone bollito in 250ml di acqua. Consumare 1 volta al giorno.
- Bagni all’aglio: l’aglio è un ottimo alleato contro l’incontinenza urinaria. Per combattere questo problema, basterà immergere in 1lt di acqua bollente 1 spicchio di aglio tritato e qualche fiore di biancospino e lasciare riposare per circa 10 minuti; in seguito, versare l’infuso nella vasca da bagno e concedervi un caldo bagno rilassante per almeno una volta al giorno.
- Foglie di guayaba: le foglie di guayaba sono perfette per contrastare l’incontinenza urinaria. Per preparare una tisana bisogna far bollire 1 cucchiaio di foglie di guayaba in 1lt di acqua e consumare l’infuso per 4 volte al giorno.
Intervento chirurgico
L’intervento chirurgico è da considerarsi come ultima opzione contro l’incontinenza urinaria in menopausa. Il trattamento avanzato deve essere preso in considerazione solo dopo un approfondito esame diagnostico eseguito da uno specialista, che effettuerà degli esami strumentali specifici come la cistoscopia e la cistouretrografia minzionale.
L’intervento chirurgico include una sospensione del collo vescicale a cielo aperto e una procedura con sling: questa procedura corregge l’incontinenza urinaria da sforzo inserendo una piccola striscia di materia sintetica sotto l’uretra; la striscia sostiene l’uretra durante le attività che mettono a dura prova il pavimento pelvico evitando possibili perdite.
Come ogni intervento chirurgico, questo procedimento ha dei rischi da non sottovalutare, come:
- estrusione vaginale
- erosione uretrale
- rapporti sessuali dolorosi
- migrazione della sling
- infezioni
- dolore
- ematomi
- cicatrici
- ostruzione urinaria
- disfunzione nella minzione
- lesione nervosa
- perforazione della vescica, dell’intestino, dell’uretra, dei vasi sanguigni e/o dei nervi, nei casi più gravi
Prima di pensare ad un intervento chirurgico invasivo, vi consigliamo di confrontarvi con il proprio medico curante.
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