Incontinenza urinaria in gravidanza: cause e rimedi

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Articolo aggiornato il 21 Novembre 2023

Dell’incontinenza urinaria in gravidanza quali sono le cause e i rimedi?

Le donne che sono in dolce attesa spesso si ritrovano a fare i conti con questo disturbo totalmente inaspettato. Per quanto una donna inizi a notare una notevole crescita nell’urgenza di andare in bagno più spesso già da molto presto nel percorso della gravidanza, quello che non ci si aspetta è che, a volte, questo bisogno progredisce in un vero e proprio disturbo.

Può accadere che, durante la gestazione, si abbia una fuoriuscita di urina, senza che il fatto dipenda dalla volontà stessa di urinare. Ad essere interessato dal problema sarebbe circa il 40% delle donne in gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre del periodo. Dietro ci sono delle cause che per molti versi si possono considerare fisiologiche, tipiche della gravidanza. La buona notizia è l’incontinenza urinaria durante la gravidanza è temporanea nella stragrande maggioranza dei casi.

La forma più diffusa di incontinenza durante la gravidanza è l’Incontinenza Urinaria da Sforzo (in Inglese l’acronimo è: SUI). Nei casi di SUI, le persone possono sperimentare perdite o minzioni involontarie quando si impegnano in attività come tossire, starnutire, ridere o persino svolgere compiti fisici di base come camminare. Un altro tipo di incontinenza è l’Incontinenza Urinaria da Urgenza (UUI), in cui i muscoli della vescica si contraggono inaspettatamente, scatenando un impellente desiderio incontrollabile di urinare. Questa urgenza può portare a una corsa affrettata verso il bagno, solo per rendersi conto che la perdita è avvenuta prima di raggiungerlo in tempo. In questo articolo parleremo di incontinenza utilizzandolo come termine “ombrello” che coprirà più tipologie.

Si può rimediare con l’allenamento dei muscoli del perineo, ricorrendo a degli esercizi appositi.

Sintomi e Cause

Vivere occasionali perdite involontarie è un’esperienza umana condivisa, ma durante la gravidanza, questi eventi possono diventare più comuni, con cambiamenti evidenti già dal primo trimestre. La probabilità di problemi di controllo della vescica aumenta man mano che la gravidanza progredisce. Comprendere i segni e i sintomi è cruciale:

  • Perdita durante le attività: Azioni come tossire, starnutire, ridere o fare esercizio può provocare perdite involontarie.
  • Impulsi improvvisi: Sentire un improvviso, incontrollabile desiderio di urinare e faticare a “trattenersi”.
  • Aumento delle visite in bagno: Diventa evidente la necessità di visite più frequenti in bagno.
  • Perdite tra una visita e l’altra: Sperimentare perdite o gocciolamenti tra le visite al bagno.

Comprendere le cause della perdita del controllo della vescica durante la gravidanza e dopo il parto rivela l’interazione complessa dei cambiamenti fisiologici.

Generalmente, le cause dell’incontinenza urinaria in gravidanza sono da rintracciare nella pressione che l’utero attiva sulla vescica e sui muscoli del bacino. Il fenomeno è reso ancora più intenso dall’effetto del progesterone, l’ormone che esercita un effetto rilassante sui muscoli. Durante la gravidanza la fascia dei muscoli che si trova tra il pube e l’osso sacro, indicata con il nome perineo, può avere dei problemi di tonicità. Tutto questo è determinato dal peso del bambino. Anche la vescica può perdere la sua elasticità. Il risultato complessivo può consistere in delle perdite di urina. A volte anche un semplice colpo di tosse può scatenare l’effetto imprevisto.

Il parto, in particolare i parti vaginali, introduce ulteriori fattori:

  • Danno ai nervi pelvici: I parto vaginali prolungati o difficili possono causare lesioni ai nervi pelvici, influenzando la funzione della vescica.
  • Parto con pinze: L’uso di pinze durante il parto può causare lesioni ai muscoli del pavimento pelvico e dello sfintere anale.
  • Spinta prolungata: Spingere a lungo durante un parto vaginale aumenta il rischio di lesioni ai nervi pelvici.
  • Prolassi degli organi pelvici (POP): L’ndebolimento dei muscoli pelvici può portare a condizioni come il cistocele, in cui la vescica si abbassa, contribuendo all’incontinenza.

Diversi fattori di rischio aumentano la probabilità di incontinenza correlata alla gravidanza:

  • Condizioni preesistenti: Se c’erano problemi di controllo della vescica prima della gravidanza, è probabile che persistano o peggiorino.
  • Obesità: Essere in sovrappeso o obesi aumenta significativamente il rischio di incontinenza, con un potenziale miglioramento attraverso la gestione del peso.
  • Età: Studi suggeriscono tassi più elevati di Incontinenza Urinaria da Sforzo (SUI) per coloro che superano i 30 anni al momento del loro primo parto.
  • Parti Vaginali: Optare per il parto vaginale rispetto a un taglio cesareo aumenta la probabilità di problemi di incontinenza post-gravidanza e di prolasso degli organi pelvici.
  • Episiotomie: Una volta ritenuto che agevolasse i parti, l’episiotomia indebolisce i muscoli del pavimento pelvico, contribuendo all’incontinenza.
  • Bebè di Grandi Dimensioni: I bambini che pesano più di 4kg alla nascita possono aumentare il rischio di danni ai nervi durante il parto.
  • Dieta e Stile di Vita: Alcuni cibi e bevande, tra cui caffeina, alcol e cibi piccanti o acidi, possono irritare la vescica, aumentando il rischio di Incontinenza Urinaria da Urgenza (UUI). Fumare può aumentare il rischio di incontinenza urinaria, anche se le prove sono miste.
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Rimedi

Dopo il parto, l’incontinenza urinaria di solito è destinata a terminare, se non vi sono state complicazioni come quelle appena menzionate. Si può fare un’efficace opera di prevenzione già proprio a partire dalla fase espulsiva nel momento della nascita del bambino. L’obiettivo consiste nell’evitare che il bambino prema troppo sopra il pavimento pelvico e che non determini lacerazioni. Alcuni ginecologi sono soliti rimediare praticando un taglietto trasversale tra la vagina e l’ano, prima che il bambino venga alla luce. In questo modo si evita la lacerazione profonda dei tessuti e diminuiscono le probabilità di incontinenza urinaria dopo il parto.

Possono essere importanti anche alcuni cambiamenti nello stile di vita, per eliminare il fastidio. In particolare si devono evitare gli sforzi fisici, si deve mantenere sotto controllo il peso corporeo e si deve ridurre il consumo di cibi piccanti, che possono influire negativamente sulle funzioni intestinali. E’ bene, inoltre, non fumare e non bere alcol.

Esercizi

Si possono effettuare anche degli esercizi per potenziare e tonificare i muscoli del perineo. Molto utili risultano gli esercizi di Kegel.

  • Ci si mette sdraiati, con la schiena appoggiata a terra. Si tengono le gambe leggermente piegate e i talloni aderenti al pavimento. Si contraggono i muscoli del perineo per circa 20 secondi e poi si rilassano per altri 5 secondi, ripetendo l’esercizio almeno 30 volte.
  • Ci si mette sdraiati a terra, tenendo la pancia rivolta verso l’alto, le gambe piegate e i talloni aderenti al suolo. Le mani si tengono sulla pancia e si mette un cuscino tra le ginocchia. Si inspira e poi si espira. Nel frattempo si stringe il cuscino tra le ginocchia per 10 secondi e poi ci si rilassa. L’esercizio va ripetuto per 25 volte.
  • Ci si mette sdraiati, facendo appoggiare la schiena a terra. Si mantengono le gambe piegate e leggermente divaricate. Si spinge il bacino prima in avanti e poi indietro, ripetendo la mossa per 40 volte.

Oltre agli esercizi mirati, diversi cambiamenti nello stile di vita possono contribuire a un miglior controllo della vescica durante la gravidanza. Valuta l’adozione delle seguenti pratiche:

  • Eliminare o ridurre il consumo di caffeina può influire positivamente sulla funzione della vescica. Allo stesso modo, evitare cibi piccanti o molto acidi può alleviare potenziali irritazioni.
  • Limitare il consumo di liquidi dopo cena può ridurre le visite al bagno durante la notte, favorire un sonno migliore senza interruzioni.
  • Una dieta ricca di fibre non solo riduce il rischio di stitichezza durante la gravidanza, ma allevia anche la pressione sulla vescica, prevenendo potenziali perdite.
  • Sebbene la perdita di peso durante la gravidanza possa essere sfidante, mantenere un peso corporeo sano può alleviare la pressione sulla vescica. Cercare un peso salutare per tutta la vita può contribuire a ridurre il rischio di incontinenza a lungo termine.
  • Monitorare e pianificare le pause per il bagno può aiutare a anticipare e gestire le perdite. Estendere gradualmente il tempo tra le pause allena i muscoli del pavimento pelvico per migliorare il controllo della vescica. Combinare ciò con gli esercizi di Kegel rafforza ulteriormente i muscoli del pavimento pelvico.

Durante questo processo, potrebbe essere necessario utilizzare assorbenti o biancheria intima antigocciolatura. Anche se inizialmente può sembrare imbarazzante, è essenziale ricordare che molte persone in gravidanza condividono esperienze simili, e cercare supporto è un passo proattivo verso la gestione e la normalizzazione di queste difficoltà.

Diagnosi e Test

Riconoscere e affrontare i problemi di controllo della vescica durante o dopo la gravidanza è essenziale per una gestione efficace e il benessere complessivo. Sebbene l’incontinenza urinaria sia comune durante la gravidanza, è cruciale comunicare qualsiasi preoccupazione al proprio medico. Nonostante molti possano considerarlo una parte normale della gravidanza, cercare il parere del medico garantisce strategie personalizzate per un controllo efficace.

Se le sfide al controllo della vescica persistono per sei settimane o più dopo la gravidanza, diventa imperativo un’analisi approfondita. Il medico eseguirà un esame fisico e consiglierà test diagnostici per valutare la funzione della vescica e escludere eventuali condizioni mediche. Questi test possono includere:

  • Test dello stress della vescica: Valutazione di segni di perdite durante attività forzate come tossire o sforzarsi.
  • Cistoscopia: Esame visivo dell’interno della vescica per una comprensione dettagliata della sua condizione.
  • Test con assorbenti: Quantificazione della quantità di urina assorbita da un assorbente entro un determinato periodo.
  • Ecografia della vescica: Utilizzo di immagini ecografiche per esaminare la struttura e la funzione della vescica.
  • Analisi delle urine: Analisi della composizione delle urine per identificare eventuali anomalie.
  • Test Urodinamico: Valutazione completa della funzione della vescica e dell’uretra per diagnosticare e caratterizzare problemi urinari.

Affrontare in modo proattivo le preoccupazioni sul controllo della vescica attraverso queste misure diagnostiche garantisce un approccio personalizzato per gestire e risolvere le sfide urinarie post-gravidanza.

Donna incinta pratica Yoga
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Relazione tra lo stato d’ansia durante la gravidanza e l’incontinenza urinaria

Nel contesto della ricerca sulle condizioni specifiche delle donne, la scienza sta ancora perfezionando il suo approccio, cercando di affrontare con serietà la complessità biologica e psicologica del mondo femminile. Un recente studio condotto ad Ankara ha attirato l’attenzione su questo tema, approfondendo le conseguenze psicologiche legate a questo particolare disagio fisico.

Questa ricerca si propone di esplorare l’interconnessione tra l’incontinenza urinaria e l’ansia legata alla gravidanza, colmando una lacuna nella conoscenza attuale. Condotta presso l’Ospedale di Formazione e Ricerca di Ankara, lo studio ha coinvolto prospetticamente 160 donne in gravidanza nel secondo trimestre, di cui 80 affette da incontinenza e 80 prive di tale condizione. I risultati rivelano un’associazione significativa tra la presenza e la gravità dell’incontinenza ed un incremento dell’ansia correlata alla gravidanza. Utilizzando il Questionario sull’Ansia Legata alla Gravidanza – Revisione 2 (PRAQ-R2), lo studio ha evidenziato punteggi più elevati nelle donne che ne soffrivano, con un aumento della gravità correlato a livelli di ansia più elevati.

Questa scoperta innovativa sottolinea l’importanza di valutare l’ansia nelle donne in gravidanza affette da incontinenza urinaria, enfatizzando la necessità di un approccio clinico completo che tenga conto sia del benessere fisico che psicologico in questa specifica parte della popoluazione. L’indagine fornisce contributi significativi per i professionisti della salute, contribuendo a una comprensione più approfondita delle implicazioni personali e sociopsicologiche dell’incontinenza urinaria durante la gravidanza.

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