Incontinenza da sforzo: cause e cure

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Articolo aggiornato il 31 Marzo 2015

incontinenza da sforzo cause cureIncontinenza da sforzo: quali sono le cause e le cure? Si tratta della forma più comune di perdita, che spesso colpisce le donne subito dopo il parto o in menopausa, ma può interessare anche gli uomini. Si caratterizza per lievi perdite di urina, che si verificano quando si starnutisce, si ride, si hanno colpi di tosse oppure si svolge l’attività fisica. Il problema può diventare particolarmente imbarazzante, perché, se le perdite involontarie di urina, almeno all’inizio, vengono vissute come semplici malesseri, a lungo andare possono comportare un vero e proprio disagio psicologico, di cui non si parla volentieri. Spesso il tutto si traduce nell’evitare i rapporti sociali o i luoghi sconosciuti, in cui non si ha la certezza di poter disporre dei servizi igienici. Esistono dei rimedi importanti a livello riabilitativo.

Le cause

Le cause dell’incontinenza da sforzo vanno rintracciate in tutte quelle azioni che comportano uno sforzo fisico anche di lieve entità: ridere, starnutire, tossire, svolgere esercizio fisico o impegnarsi in attività sessuale possono essere delle situazioni in cui ci si ritrova ad avere delle lievi perdite urinarie.
Qualsiasi cosa che esercita una pressione sull’addome può far aumentare anche la pressione sui muscoli del pavimento pelvico, i quali, per garantire la chiusura dell’apparato urinario, dovrebbero restare ben tesi. Se questi muscoli sono deboli, non riescono a mantenere la tensione e, in questi casi, l’uretra si apre e si può verificare l’uscita di un po’ d’urina.
Interventi chirurgici nella zona pelvica, lo stress in questa regione del corpo causato dal parto per via naturale e l’ereditarietà, oltre che il prolasso genitale, possono essere dei fattori di rischio in grado di amplificare il problema.

Le cure

Come cure per l’incontinenza da sforzo si può fare ricorso ad alcuni farmaci, che si caratterizzano per essere degli inibitori della ricaptazione della noradrenalina e della serotonina. Sono soprattutto farmaci a base di duloxetina: grazie alla loro azione si registra un aumento di serotonina e di noradrenalina a livello del midollo spinale. Quest’ultimo sollecita il nervo pudendo e aumenta la contrazione dello sfintere dell’uretra, impedendo la fuoriuscita accidentale di urina.
Fra i rimedi utili per l’incontinenza urinaria c’è la riabilitazione, che ha come scopo la possibilità di rendere la persona capace di controllare la ritenzione dell’urina. Di solito la riabilitazione segue un percorso personalizzato, che consiste nell’allenare i muscoli del perineo attraverso degli esercizi appositi, che possono portare ad un miglioramento, specialmente se l’incontinenza è lieve.
Nello specifico la fisiochinesiterapia, molto utile in caso di incontinenza urinaria femminile, utilizza esercizi che agiscono sulla muscolatura del pavimento pelvico. Si eseguono degli esercizi che coordinano la postura e il respiro. In questa maniera si possono tonificare i muscoli e si può migliorare il riflesso della chiusura del perineo in seguito a sforzo. Dopo circa 2 mesi si possono ottenere dei risultati efficaci.

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