Vaccino allergia: scopri tutti i prezzi e come funziona realmente

Il vaccino per l’allergia ha un costo piuttosto elevato

vaccino allergia

Articolo aggiornato il 1 Novembre 2023

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Il vaccino per l’allergia ha un costo non indifferente. Ma come funziona? Gli esperti raccomandano di fare la scelta giusta, perché il tutto va a vantaggio della nostra salute, in quanto riesce a modulare le risposte immunitarie, facendoci arrivare alla tolleranza nei confronti dell’allergene. Gli effetti durano nel tempo attraverso un programma ben preciso, il quale generalmente comporta due fasi, una di induzione e l’altra di mantenimento. Il trattamento dura dai 2 mesi ai 5 anni. Nonostante i risultati efficaci, non tutti ricorrono alla prevenzione anche per i prezzi esorbitanti, che spesso non vengono rimborsati.

La scelta e il costo

L’immunoterapia resa attraverso il vaccino per le graminacee, per la parietaria, per gli acari o per i pollini in generale è sempre più diffusa e la ricerca scientifica si è molto impegnata in questo senso, portando avanti studi appositi e dimostrando come in certi casi il vaccino diventa davvero indispensabile. Alcune volte riesce a ridurre il pericolo di mettere a rischio la propria vita, come, per esempio, nel caso in cui si sia allergici al veleno delle api o delle vespe. Chi soffre di rinite allergica non dovrebbe privarsi della possibilità di arrestare l’evoluzione della malattia e di evitare di incorrere nell’asma.
Se ci si vaccina, si possono anche abbandonare i farmaci, perché il vaccino contro le allergie riesce a modulare in maniera valida le risposte immunitarie. Tra l’altro i vaccini oggi sono molto sicuri, perché gli studi scientifici sono arrivati a mettere a punto una terapia molto specifica, senza particolari rischi. L’unico campo su cui c’è da fare ancora molto è quello delle allergie alimentari. Per quanto riguarda i pollini tutto dipende dal tipo dell’allergia e dalla sua gravità, ma anche dalle caratteristiche del paziente.
Sono questi fattori che devono guidare il medico nel riuscire a decidere se la vaccinazione deve essere fatta prima della stagione critica o nel corso di essa. Per alcuni vaccini ci vogliono anche 400 o 500 euro all’anno e non tutti hanno la possibilità di accedere a prezzi di questo genere, anche perché in alcune regioni l’immunoterapia non è ancora oggetto di rimborso. Questo spiega come mai sia meno diffusa rispetto a quanto ci si aspetterebbe.

Come funziona

Prima di effettuare l’iniezione, bisogna informare il medico soprattutto se soffriamo di asma. Le iniezioni vengono effettuate di solito sull’avambraccio. Si seguono due fasi. La prima è quella di induzione, che va da 3 a 7 mesi. Le dosi vengono somministrate da 1 a 3 volte la settimana e la quantità di allergene, di volta in volta, viene aumentata. Nella fase di mantenimento si segue un protocollo che varia per un periodo dai 3 ai 5 anni. Le iniezioni di mantenimento vengono eseguite circa una volta al mese. A volte il medico può anche decidere di velocizzare la fase di induzione, per raggiungere più rapidamente il mantenimento e ottenere miglioramenti più repentini.
C’è anche la somministrazione sublinguale, che è stata sperimentata più recentemente. Riguardo a questo trattamento, comunque, si ha una minore disponibilità di dati. E’ tuttavia possibile dire che generalmente il tutto varia dai 2 mesi ai 5 anni; si considera come limite minimo 12 mesi, ma viene consigliata la durata di 24 mesi. I risultati sono da considerare, di solito il paziente migliora durante il primo anno di terapia, ma il miglioramento più evidente si colloca durante il secondo anno. Entro il terzo anno si acquista una desensibilizzazione agli allergeni. Alcune persone rimangono immuni anche quando il trattamento viene interrotto, dopo essere stato eseguito per alcuni anni.

Il vaccino omeopatico

In omeopatia si ritiene che l’allergia sia causata da un disequilibrio sia corporeo che mentale. E’ proprio tutto ciò che provocherebbe una reattività allergica. Anche a livello omeopatico è possibile mettere a punto una cura desensibilizzante. Esiste, infatti, a tal proposito un vaccino omeopatico, che viene somministrato per via orale. La dose è quella di una volta alla settimana per un minimo di 4 settimane, fino ad arrivare ad un massimo di 12. Nel vaccino sono contenute delle sostanze infinitesimali, che rimandano ad elementi allergizzanti. Secondo gli esperti non presenterebbe effetti collaterali e inoltre consente di ottenere dei risultati ottimi, specialmente se il tutto viene portato avanti a lungo.
L’omeopatia ci offre, comunque, dei rimedi, per intervenire anche sul momento sui sintomi dell’allergia. Contro il naso chiuso si può utilizzare l’allium cepa. Per contrastare gli starnuti e la secchezza delle mucose nasali, l’ideale è la nux vomica. Contro la congiuntivite si utilizza l’eufrasia.