Il teflon è pericoloso? E se le padelle antiaderenti fossero cancerogene? Se ne continua ancora a parlare molto: la possibilità che quel particolare rivestimento antiaderente delle padelle e delle pentole possa rappresentare un rischio per la salute. Alcuni studi si sono occupati dell’argomento e sono andati proprio in questa direzione, mettendo in evidenza i possibili pericoli rappresentati da questa sostanza. In particolare sarebbe pericoloso nel teflon il suo contenuto di PFOA, che si chiama più specificamente acido perfluorottanico. Si tratta di un emulsionante, che viene impiegato proprio nella produzione del rivestimento delle padelle.
Sull’acido perfluorottanico ci sono molti dubbi. Sono stati effettuati degli studi presso la University of Exeter negli Stati Uniti ed è stato messo in evidenza che proprio il PFOA potrebbe favorire delle patologie che interessano la tiroide, specialmente a carico delle donne.
Secondo altri esperti, questo materiale, inoltre, potrebbe essere cancerogeno. Tutto questo sarebbe dovuto a causa delle alte temperature affrontate dal teflon durante la sua lavorazione. Se sottoposto a temperature elevate, il teflon sarebbe in grado di generare anche un’altra sostanza pericolosa per l’organismo umano, il tetrafluoroetilene.
Secondo altri esperti, il teflon non sarebbe affatto pericoloso. Ad esempio, Maria Rosaria Milana dell’Istituto Superiore di Sanità ha chiarito: “Secondo l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza dei cibi, un campione di materiale fluoropolimerico, ottenuto con i metodi utilizzati per fare il teflon, non contiene tracce significative di Pfoa”. Inoltre Lorena Valdicelli, responsabile dell’ufficio tecnico di Altroconsumo, sulla questione ha dichiarato: “Possiamo continuare a usare il teflon in cucina, perché il Pfoa non è presente. Inoltre non ci sono prove che il suo uso provochi danni alla salute umana”. Il dibattito rimane aperto.