La riabilitazione dopo il glaucoma, cosa fare?

Il paziente con disturbi gravi alla vista, causati da glaucoma, e' in uno stato di disabilita' parziale, che aumenta via via che il campo visivo diminuisce.

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Foto di Aldo Delara / Unsplash.com

Articolo aggiornato il 30 Marzo 2020

Le malattie a carico dell’apparato visivo sono quelle che rendono difficile, anche nei casi meno gravi, il recupero delle normali funzioni, non solo dell’apparato in se’, ma anche delle altre attivita’ che richiedono l’uso della vista, che sono molte. Per questo, specie nei pazienti anziani, si rende necessaria spesso una terapia di riabilitazione, che pur non essendo risolutiva, e’ tamponante.
Il paziente con disturbi gravi alla vista, causati da glaucoma, e’ in uno stato di disabilita’ parziale, che aumenta via via che il campo visivo diminuisce. Non sono tanto i dettagli a sfuggire alla vista, quanto piuttosto si parla di stadi di affaticamento visivo, e di difficolta’ a mettere a fuoco quello che si sta guardando.
Per rispondere alle esigenze dei malati che hanno subito operazioni agli occhi a causa del glaucoma puo’ essere utile, nella fase iniziale, l’acquisto di occhiali con lenti filtranti, che impediscono all’occhio di vedere bagliori e momenti di luce abbagliante, utili sia in interni che in esterni.
In fatto di interventi di recupero in pazienti con glaucoma, allo stadio avanzato, il lavoro richiede di rispondere alle necessita’ di un campo visivo che via via si va a restringere, che assestandosi sui 30/40° non permette alla persona che ha il glaucoma di vedere senza girare il capo, e di percepire che cosa sta dietro e di lato a lei. E’ in questi casi che, specialmente per gli anziani, diventa difficile compiere anche le comuni azioni, poiche’ non si riesce a vedere l’ostacolo e si e’ soggetti a traumi, cadute, incidenti e eventualmente anche sconti (ad es. sul marciapiede tra persone, con un mezzo ad es. la bicicletta, il motorino, etc..).
Da questo momento in poi la malattia entra in uno stadio invalidante e senza possibilita’ di recupero, va pero’ tenuto presente che non e’ scontato il fatto di riuscire ad assestare il glaucoma su questo stadio, ma potrebbe anche accadere il contrario, che la malattia cioe’ progredisca e si arrivi a vedere solo 5° di panoramica e il resto a restringere fino al buio completo.
In questo stadio risulta difficile anche leggere o scrivere, per cui la persona dovra’ essere riabilitata per poterlo fare. Questo stadio e’ il piu’ grave, prima dell’ultimo stadio, quello della ciecita’, per cui oltre alla riabilitazione per vivere bene il momento di malattia e’ bene preparare il malato allo stadio successivo: quello in cui il campo visivo sara’ completamente oscurato, con la sola possibilita’ di vedere la luce o di vedere dalla periferia dal glaucoma, ove non esiste l’oscuramento, un centro di colore, che non consente pero’ di leggere, di scrivere, e di lavorare normalmente: in questo stadio il malato e’ ritenuto cieco/disabile.
Fonte: Dr. Mirco Bonadiman – Trento / Dr. Marco Franza – Firenze “Aclitrentine”

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