Il bambino sbatte la testa: attenzione alle prime 24 ore. Ecco quando è necessario andare in pronto soccorso

Bambino, cosa fare se ha sbattuto la testa (tantasalute.it)

Può capitare che un bambino sbatta la testa, c’è un protocollo da seguire nelle 24 ore, non sempre bisogna correre al pronto soccorso.

I bambini cadono, inciampano, scivolano, è del tutto normale. Per la loro crescita, per sperimentare e conoscere il mondo devono essere liberi di farlo. Controllarli costantemente per paura che accada qualcosa non è normale e non apporta alcun beneficio.

Laddove si verifichi un problema, è possibile intervenire tempestivamente. Quando il piccolo sbatte la testa, ci sono due grandi casistiche: quelle che richiedono intervento immediato e, quindi pronto soccorso, e quelle che, invece, vanno solo monitorate per una giornata. Scopriamo insieme quando allarmarsi e quando è necessario una corsa in ospedale.

Bambino sbatte la testa: cosa fare nelle 24 ore successive

Nella maggior parte dei casi dopo la caduta il bambino sta bene. Non ci sono ripercussioni o problemi gravi e non è necessario allarmarsi. In molti, però, lo fanno ugualmente proprio perché il piccolo non ha ancora modo di comunicare il suo malessere e temono il peggio.

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Protocollo delle 24 ore dopo trauma cranico (tantasalute.it)

Sbattere la testa non è una cosa così insolita né rischiosa, capita anche agli adulti. Tutto dipende da cosa è accaduto e come è avvenuto: è importante per chiarire quando c’è bisogno di allarmarsi e quando è totalmente inutile e si rischia solo di spaventare il piccolo.

Dopo la caduta, l’errore che si commette maggiormente è tenere sveglio il bambino. Se è l’ora del sonno, deve dormire. Se non ci sono manifestazioni strane che fanno presagire problemi non tenetelo sveglio, soprattutto dopo lo spavento. Il bambino ha bisogno di riposare altrimenti sarà solo più nervoso. Controllate accuratamente che non ci sia la perdita di liquidi dalle orecchie, dal naso e dalla bocca, diversamente contattate il medico o portatelo al pronto soccorso.

Se il bambino vomita, ha difficoltà a muoversi o manifesta atteggiamenti strani, c’è da preoccuparsi. Dopo la caduta meglio mettere un po’ di ghiaccio (all’interno di un panno) sulla parte colpita. In questo modo allevierà subito il suo fastidio. Fare piccoli esercizi provando a stimolare il movimento per vedere che tutte le funzioni siano intatte, mostrargli i suoi giochini per vedere se ha una reazione normale. Se il bambino non manifesta una reazione particolare o strana, vuol dire che sta bene.

Tremori, gonfiori importanti, innalzamento della fontanella, difficoltà motorie sono invece da analizzare subito perché sintomo di un problema relativo alla caduta. In questo caso è importante non perdere tempo e recarsi immediatamente al pronto soccorso o presso il proprio medico per capire di cosa si tratta.