Il periodo è quello giusto, le temperature rigide anche: la febbre, per i più piccoli è davvero un disturbo dietro l’angolo, durante la stagione più fredda. In realtà, però, la febbre è non è un vero e proprio malanno, in sé, è piuttosto un sintomo, un campanello d’allarme di altri disturbi.
La febbre, infatti, per adulti a bambini, funziona come una sorta di segnale di allarme, che avverte quando l’organismo sta subendo un attacco, un’aggressione, da parte di un microrganismo, un agente esterno, che rischia di metterne in pericolo salute ed equilibrio. Allarme, ma anche difesa: la febbre è anche una difesa fondamentale per l’organismo, che impedisce all’agente nocivo, virus e batteri, di proliferare indisturbati.
Tra i principali indiziati, responsabili dell’aumento di temperatura, della febbre, del piccolo, ci sono alcuni disturbi influenzali e parainfluenzali, come il mal d’orecchi o il mal di gola, caratterizzati, spesso, anche dalla presenza di pus nelle orecchie, catarro e raucedine. In questo caso, è necessario fluidificare il muco con appositi sciroppi e l’aerosol.
Se oltre alla febbre, si riscontrano altri sintomi anomali nel bimbo, come diarrea, vomito e nausea, potrebbe trattarsi di gastroenterite, da curare con i farmaci antibiotici, prescritti dal pediatra, e con soluzioni di sali minerali, per reintegrare quelli persi.
La febbre può anche accompagnare i disturbi tipici dell’infanzia, come la varicella e la sesta malattia, che sono caratterizzate anche dalla presenza di pomfi, macchie rosse sulla pelle e da prurito. In questa eventualità, l’unico rimedio utile e sufficiente è la pazienza: la malattia tende a regredire spontaneamente nell’arco di qualche giorno.