Il bagno dopo aver mangiato? Si può fare

Il bagno dopo aver mangiato si può fare

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mareEP1Evitare il bagno dopo aver mangiato è un mito da sfatare. Molti medici, infatti, sono ormai concordi nel dire che si può fare. Questo pensiero sembra cozzare con l’usanza comune a molti genitori del mondo che obbligano i propri figli ad attendere che la digestione sia terminata prima di consentire loro di entrare in acqua. L’aspetto curioso è che questa attesa varia in base alla cultura e al popolo. Nonostante la digestione sia uguale a tutte le latitudini, si varia dalle 2 ore degli italiani, ai 30 minuti degli anglosassoni, alle 3 ore dei cubani. Analizzando la letteratura internazionale non vi è alcuna linea guida ufficiale che imponga un tempo definito tra pasto e abluzione.

Falsi miti da sfatare

E’ opinione popolare diffusa che durante la digestione l’afflusso sanguigno venga dirottato verso l’intestino a discapito del muscolo impegnato nel nuoto, con conseguente affaticamento e crampi. Di fatto, il nostro apparato cardiovascolare è perfettamente in grado di fare fronte alle due necessità contemporaneamente. La seconda motivazione addotta è quella legata alla cosiddetta congestione, ovvero al blocco intestinale legato al cambiamento repentino di temperatura entrando in acqua. Ma anche in questo caso non è la distanza dal pasto ad essere critica, semmai il tipo di pasto, la temperatura dell’acqua rispetto a quella esterna e la rapidità d’immersione.

Cosa fare

La probabilità che un malore sia causa di affogamento è molto ridotta. Secondo un’ indagine dell’Istituto superiore di sanità, infatti, la maggior parte dei decessi per annegamento ha luogo per imperizia, condizioni balneari sfavorevoli, consumo di alcolici e mancato controllo dei bambini da parte di genitori. Il malessere associato ad annegamento riguarda quasi unicamente gli adulti over-50. In sintesi, pertanto, per godersi i benefici del mare e dell’acqua salata e per evitare le congestioni e riducendo al minimo il rischio di incidenti o malesseri è opportuno monitorare le correnti e la profondità dell’acqua, bagnarsi gradualmente dopo aver mangiato prediligendo pasti leggeri prevalentemente a base di carboidrati, frutta o verdura.