Idrocuzione: cos’è il malore dell’estate, chi colpisce e come comportarsi

Idrocuzione: il malore dell'estate
L’idrocuzione è il malore dell’estate – tantasalute.it

È il malore dell’estate di cui si sta tanto sentendo parlare: l’idrocuzione. Ecco chi colpisce e come comportarsi. 

Trascorrere delle piacevoli ore di relax in spiaggia o facendo il bagno al mare o al lago è quello che si augurano tutti per la loro estate. Per questo si cerca di esporsi al sole solo nelle ore meno calde, ci si spalma la crema solare più volte al giorno, si mangia in modo leggero per non bloccare la digestione, ci si bagna con regolarità per rinfrescarsi solo quando il mare non è tempestoso e il bagnino non ha issato la bandiera rossa. Insomma, si fa di tutto per godersi il meritato riposo senza correre nessun rischio.

Eppure i rischi sono dietro l’angolo anche quando non ci si aspetta questo. Purtroppo, anche tramite il telegiornale, si ascoltano spesso notizie in cui la pace idilliaca in spiaggia o lungo il lago, viene rovinata da tragedie a carico di alcuni bagnanti che annegano o hanno altri incidenti in acqua. Proprio quest’estate si sente spesso parlare di un malore che colpisce alcune persone in modo del tutto improvviso mentre stanno nuotando, tanto da portare alla morte. L’ultimo caso è quello di un ragazzo di 21 anni che ha rischiato di annegare non lontano dal lungolago di Iseo. Per fortuna è stato salvato da un uomo che passava di là in barca. 

L’idrocuzione: cos’è questo malore dell’estate, chi colpisce e come comportarsi

L’idrocuzione è il nome che è stato dato a questo malore estivo ovvero una sincope da immersione rapida che, soprattutto in presenza di acqua particolarmente fredda, può causare anche l’arresto cardiorespiratorio o il decesso per annegamento. Il corpo, quando è troppo accaldato e l’acqua è troppo fredda, va incontro a questo meccanismo che comincia con una vasocostrizione, che a sua volta provoca riflessi a livello di tronco dell’encefalo.

Idrocuzione: chi colpisce e come evitarla
Chi colpisce l’idrocuzione e come evitarla – tantasalute.it

In quei momenti vengono interessati sia i centri di regolazione cardiaca che quelli respiratori (ecco perché si parla di arresto cardiorepiratorio). Se invece non sono coinvolti i centri bulbari in modo letale, l’arresto di circolazione e di ossigenazione provoca comunque una sincope con perdita di coscienza, con conseguente annegamento qualora il soggetto non possa essere subito soccorso.

Per evitare l’idrocuzione, è importante fare il bagno solo al termine della digestione ed entrare in acqua poco alla volta per evitare improvvisi sbalzi termici, prima bagnandosi la parte alta del corpo dopo aver immerso solamente le gambe. Evitare di fare i tuffi perché il corpo ha una temperatura di 37° mentre l’acqua del mare o del lago non superano i 17-18° e quindi un ingresso in acqua improvviso ed accelerato, può creare uno sbalzo di temperatura non indifferente e il cervello può soffrirne. 

La respirazione si ferma, si sviene e ci si trova in acqua con il rischio di affogare (soprattutto nelle acque dolci). I sintomi dell’idrocuzione sono: 

  • ronzii alle orecchie
  • nausea
  • affaticamento
  • senso di freddo improvviso
  • riduzione del campo visivo

La prudenza non è mai abbastanza quando si tratta di fare il bagno al mare o al lago, soprattutto quando la temperatura è così elevata e il corpo la accumula e si crea un contrasto caldo del corpo-freddo dell’acqua che può portare a terribili conseguenze.