In caso di ictus, ogni minuto è prezioso. Prima si inizia il trattamento, meno tessuto cerebrale rischia di venire perso. Il coagulo di sangue che ha causato l’ictus deve essere sciolto entro le prime sei ore dalla comparsa dei sintomi. Di conseguenza i deficit neurologici come disturbi del linguaggio o paralisi sono inferiori e, alcune volte, reversibili.
Cos’è un ictus?
Un ictus è un deficit neurologico che si verifica all’improvviso. Se i sintomi persistono per almeno 24 ore, si parla di ictus, se scompare entro meno di 24 ore si parla di TIA. In entrambi i casi, i sintomi sono identici e bisognerebbe recarsi immediatamente al Pronto Soccorso.
Grazie a un’infrastruttura adeguata, personale infermieristico qualificato, un team interdisciplinare e servizi neuroradiologici e neurochirurgici speciali, i pazienti con ictus possono sopravvivere.
Un ictus è causato in circa 5 casi su 6 da un disturbo circolatorio (ictus ischemico) e nei restanti casi da sanguinamento (ictus emorragico).
Nell’ictus ischemico l’arteria, che fornisce una certa area del cervello, viene bloccata da un coagulo di sangue. Dopo circa 10 secondi, l’area cerebrale interessata si divide in due zone: la zona centrale con il più scarso apporto sanguigno, che contiene tessuto nervoso irreversibilmente danneggiato e la zona attorno, danneggiata solo in modo reversibile.
I primi minuti sono essenziali quando si viene colpiti da un ictus
Dopo un ictus, ogni minuto conta. Quanto prima viene avviato un trattamento competente, tanto più favorevole sarà la prognosi del paziente.
Domani è la giornata mondiale contro l’ictus, organizzata da la World Stroke Organization.
Ogni secondo che si ritarda dopo l’ictus vengono bruciati 32mila neuroni e per ogni minuto ben 1,9 milioni.
Quando ci si accorge di alcuni sintomi come debolezza da un lato del corpo, bocca storta, difficoltà a parlare o comprendere, difficoltà a muovere gambe o braccia, vista sdoppiata o campo visivo ridotto, mal di testa violento e improvviso, confusione, mancanza di coordinazione, è molto probabile che sia in corso un ictus.
In questo caso ogni minuto è prezioso. Se compare anche uno solo di questi sintomi bisogna immediatamente portare la persona al Pronto Soccorso o chiamare con urgenza l’ambulanza.
Solo così si può pensare di ridurre il rischio di mortalità ed evitare danni gravi. L’ictus, in Italia, è la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori.