Articolo aggiornato il 12 Giugno 2017
L’ictus emorragico è una forma di emorragia cerebrale di tipo non traumatico. L’ictus cerebrale emorragico, nelle diverse forme, è un patologia meno frequente dell’ictus ischemico. L’ictus è una patologia piuttosto grave e in alcuni casi fulminante, e richiede un tempestivo intervento dei soccorsi, in quanto può causare importanti danni cerebrali, disabilità e in alcuni casi la morte. In caso di sospetto di ictus emorragico, bisogna immediatamente chiamare l’ambulanza, in quanto ogni minuto potrebbe fare la differenza nella prognosi del paziente. Cos’è l’ictus emorragico, come riconoscere i sintomi, quali sono le cause e le terapie per curarlo e che conseguenze porta?
Definizione di ictus emorragico
L’ictus emorragico è una tipologia di ictus che avviene a causa della rottura di uno o più vasi sanguigni presenti nel cervello.
Dalla rottura di questi vasi ne consegue una perdita di sangue, che si accumula nei tessuti cerebrali circostanti, provocando una compressione che ne pregiudica la funzione.
Questa forma di ictus si può classificare in:
- ictus emorragico intracerebrale o atipico: quando avviene un sanguinamento nel cervello. L’emorragia può verificarsi in qualsiasi parte dell’encefalo. Il sangue si accumula nei tessuti del cervello o nello spazio tra il cervello e le membrane. Il sanguinamento può avvenire in un solo emisfero oppure verificarsi in altre parti del cervello, come il cervelletto o il talamo
- ictus emorragico subaracnoidea o tipico: è un versamento di sangue nello spazio tra l’aracnoide e le meningi che rivestono e proteggono il cervello. Il sanguinamento può essere spontaneo oppure dovuto ad un trauma cranico o una rottura di un aneurisma cerebrale.
L’emorragia intracerebrale, a sua volta, viene classificata in base alla causa che la scatena:
- Primitiva: se segue patologie come l’angiopatia amiloide cerebrale o l’ipertensione arteriosa.
- Sintomatica: causata da rotture di aneurismi, tumori, angiomi cerebrali o malformazioni vascolari.
I sintomi
I sintomi dell’arrivo di un ictus emorragico possono variare a seconda della posizione e della quantità di tessuto cerebrale colpito, si manifestano improvvisamente e spesso durante le attività di tutti i giorni.
I sintomi dell’ictus emorragico sono facilmente riconoscibili e sono:
- apatia, letargia, sonnolenza, incoscienza, stordimento, coma
- difficoltà a parlare o comprendere
- difficoltà a deglutire
- difficoltà nello scrivere o leggere
- mal di testa da sdraiati o appena svegli
- perdita di coordinamento ed equilibrio
- cambiamenti nel movimento
- difficoltà nel muovere qualsiasi parte del corpo
- nausea e vomito
- episodi di epilessia
- cambiamento della sensibilità da una parte del corpo
- intorpidimento e formicolio
- debolezza
- diminuzione o perdita della vista
Ma riconoscere i sintomi non basta, per fornire una diagnosi accurata e certa è necessario eseguire una TAC.
Complicazioni
L’ictus emorragico può causare invalidità temporanee o definitive.
La gravità delle complicanze dipende da quanto tempo il cervello è rimasto senza circolazione sanguigna prima che siano intervenuti i soccorsi.
Le complicazioni tipiche dell’ictus emorragico sono:
- paralisi totale o semi-totale
- gravi difficoltà o impossibilità a parlare e a deglutire
- perdita di memoria e impossibilità di ragionare
- forte dolore
- disturbi emotivi e del comportamento
- impossibilità di prendersi cura di sé stessi
Le cause
L’ictus emorragico si manifesta quando uno dei vasi sanguigni presenti nel cervello scoppia. Ma quali sono le cause principali che provocano un ictus emorragico?
- angiopatia mieloide
- malattie emorragiche come emofilia, leucemia e piastrinopenia
- tumore al cervello
- rottura di un tessuto vascolare malformato come aneurisma e angioma
- ictus ischemico degenerato
- terapia a base di farmaci anticoagulanti
Fattori di rischio
Tuttavia, bisogna considerare che esistono determinati fattori che possono causare l’arrivo di ictus emorragico al cervello, e sono:
- ipertensione
- abuso di fumo e alcool
- aspetto ereditario
- livello elevato di omocisteina
- arteriosclerosi
- abuso di cocaina e anfetamine
- dosaggio ormonale (estrogeni)
La terapia
Come intervenire se si ha il sospetto di un ictus emorragico?
L’ictus emorragico è una patologia che richiede un intervento medico immediato per la sopravvivenza, in quanto può risultare fatale.
Le cure per l’ictus emorragico sono mirate a:
- salvare la vita al paziente
- migliorare la sintomatologia
- riparare le cause del sanguinamento
- prevenire le complicanze
- riabilitare il paziente nel più breve tempo possibile
Quando si manifesta un ictus emorragico, il paziente viene trasportato immediatamente nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale, dove vengono controllate respirazione e stato di coscienza.
In alcuni casi, quando l’ictus emorragico è operabile, si interviene chirurgicamente. Spesso l’intervento chirurgico è necessario per salvare la vita del paziente o migliorare il recupero mentale e motorio.
L’intervento chirurgico si sceglie in base alla causa specifica dell’emorragia. La rimozione dell’ematoma può risultare necessaria specialmente quando si verifica nella parte posteriore del cervello.
La riabilitazione a lungo termine ha l’obiettivo di aiutare il paziente a recuperare le funzionalità il prima possibile ed evitare che arrivino altri ictus in futuro. Il tempo di recupero varia da persona a persona e in base alla gravità dell’ictus.
La riabilitazione consiste in:
- terapia occupazionale
- terapia fisica
- logopedia
La riabilitazione fisica è fondamentale per chi ha subito un ictus emorragico, in quanto aiuta a prevenire complicazioni come infezioni e piaghe da decubito.
Inoltre, chi ha avuto questo tipo di ictus, deve assolutamente cercare di mantenersi attivo e in forma, curare l’alimentazione ed evitare ciò che potrebbe causare un altro ictus come fumo e alcool.
Le conseguenze
L’ictus emorragico è una forma di ictus meno comune dell’ictus ischemico, ma con un tasso di invalidità e mortalità molto più alto.
Il recupero da un ictus emorragico ha un decorso clinico lungo e complicato, e può lasciare delle conseguenze a causa delle aree del cervello danneggiate.
Gli esiti di un ictus emorragico possono essere:
- difficoltà nell’interazione sociale
- diminuzione o scomparsa della capacità di autosufficienza
- diminuzione dell’aspettativa di vita
- gravi difficoltà a comunicare
- contratture articolari
- spasticità muscolare
- perdita delle capacità cognitive
- demenza
- perdita del movimento o sensibilità in una o più parti del corpo
- piaghe da decubito a causa della lunga degenza
- infezioni