Per i sonniferi per gli anziani bisogna usare una certa cautela, in quanto essi, presi per favorire il riposo notturno, possono rivelarsi un’arma a doppio taglio, in quanto possono sortire un effetto opposto e disturbare il sonno. Gli esperti rivelano che la questione è piuttosto nota riguardo all’uso delle benzodiazepine. Queste ultime vanno assunte per non più di tre mesi, per evitare conseguenze che incidono sul benessere individuale. Ecco perché va assolutamente evitato il ricorso ai sonniferi come farmaci fai da te, perché il loro uso potrebbe rivelarsi dannoso.
Sull’argomento una ricerca condotta in Canada ha messo in evidenza che, nel corso di due anni, molte delle persone anziane che avevano fatto un uso prolungato di benzodiazepine andavano incontro ad un peggioramento della qualità del sonno, problema che non affliggeva invece chi aveva limitato l’utilizzo dei sonniferi.
A questo proposito Sarah Gabrielle Beland, del gruppo di ricerca, fa notare:
“La qualità del sonno, in genere, col passare degli anni tende naturalmente a peggiorare e per questo sono molti gli anziani che si affidano a una pillola per dormire meglio: in Canada uno su quattro. I dati però ci dicono che oltre l’80 per cento di queste persone, nonostante la cura, continua a riferire disturbi del sonno.”
È dal riposo del sonno che avviene la preparazione per le fatiche del domani, senza contare che, in tema di sonno e salute, dormire male invecchia il cervello. Anche la memoria è danneggiata dalla privazione del sonno, per cui occorre rimediare, anche con le benzodiazepine, ma sempre con prudenza e sotto stretto controllo medico.