Helicobacter Pylori: sintomi, diagnosi, dieta e cura

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Articolo aggiornato il 1 Novembre 2023

L’Helicobacter Pylori, in genere, nell’infanzia non causa particolari problemi, però è responsabile di un’infezione che, se trascurata, può stare alla base di malattie varie, come la gastrite, l’infiammazione del rivestimento interno dello stomaco, e l’ulcera peptica, quando si formano delle piaghe nello stomaco e nella parte iniziale dell’intestino. Gli esperti ritengono che questo batterio possa essere contagioso e la sua trasmissione potrebbe avvenire soprattutto in ambienti affollati e non rispondenti alle consuete norme igieniche. Il medico può effettuare una diagnosi specifica dell’infezione attraverso diversi esami. La cura è a base di antibiotici ed è fondamentale seguire una dieta opportuna.

I sintomi

I sintomi dell’infezione da Helicobacter Pylori possono anche essere non presenti e la malattia può rivelarsi asintomatica. Quando il quadro sintomatologico è presente, di solito si incorre in tutte le manifestazioni tipiche della gastrite o dell’ulcera peptica. I sintomi della gastrite comprendono dolori all’addome, nausea e vomito, mentre i sintomi più comuni dell’ulcera sono il dolore e il bruciore allo stomaco, che variano di intensità. In particolare le ulcere peptiche possono arrivare anche a sanguinare, producendo feci nere con sangue.

La diagnosi

La diagnosi dell’infezione da Helicobacter Pylori viene effettuata attraverso vari tipi di esami, alcuni dei quali sono anche invasivi. Si può effettuare un’endoscopia, per esaminare il rivestimento interno dello stomaco, attraverso l’introduzione di un piccolo tubo con una microscopica telecamera. Il medico può anche prelevare un campione del rivestimento interno, per sottoporlo ad un esame di laboratorio. Al paziente possono essere richiesti anche degli esami del sangue. Questi ultimi servono a rintracciare la presenza di anticorpi specifici. Si può fare anche il test del palloncino, usato soprattutto per gli adulti, per verificare, dopo aver bevuto una soluzione, se ci siano tracce del carbonio distrutto dal batterio. Un altro esame che si può fare consiste nella ricerca dell’antigene nelle feci, però questo esame non consente di distinguere se ci sia un’infezione ormai passata o se ce ne sia una ancora in corso.

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La dieta

La dieta contro l’Helicobacter Pylori deve essere studiata opportunamente, cercando di evitare alcuni cibi, che non vadano a rendere più difficili da gestire i sintomi della malattia e, in particolare, quelli che rientrano nella gastrite cronica. Bisognerebbe ridurre sensibilmente la quantità di alimenti grassi, caffeina e alcool. L’alimentazione da seguire dovrebbe essere la più bilanciata possibile. Per distendere lo stomaco e migliorare la digestione, ci sono alcuni cibi consigliati, come lo yogurt, le carni bianche, il pesce magro, le verdure cotte, ortaggi come i carciofi, il cavolo, le patate; consigliato è anche l’olio extravergine di oliva. Per quanto riguarda la frutta, si possono mangiare limoni, arance, ananas, ribes, melograno. Ottimi anche i pomodori. In generale i cibi troppo conditi o speziati andrebbero, invece, evitati. Quando si mangia, è sempre meglio evitare di abbuffarsi e cercare di favorire una buona masticazione.

La cura

La cura per l’infezione da Helicobacter Pylori è basata sull’uso di antibiotici. La ricerca scientifica è riuscita a dimostrare, a questo proposito, che un solo antibiotico non riesce ad eliminare completamente il batterio. Proprio per questo motivo generalmente si è soliti abbinare due diversi antibiotici e associare, per la terapia, un protettore dello stomaco, come l’omeprazolo. Allo stesso tempo devono essere evitati alcuni farmaci in particolare, come l’aspirina, ibuprofene e gli antinfiammatori, perché possono irritare lo stomaco. E’ consigliabile portare avanti la cura in maniera scrupolosa, mangiando in maniera regolare, magari dividendo i pasti principali in vari step, per alleviare soprattutto il dolore addominale.

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