Negli ultimi anni sempre più donne in gravidanza si sottopongono, tra i vari esami, anche al test per l‘HIV, a scopo precauzionale. Fortunatamente, il tasso di trasmissione dell’HIV da madre a figlio è diminuito nel tempo, ma che rischio c’è? Come affrontare una gravidanza se si ha l’HIV?
HIV: il rischio di trasmissione al neonato durante la gravidanza
Un’infezione da HIV può essere trasmesso da una futura mamma al suo bambino. La trasmissione è possibile durante la gravidanza, alla nascita e dopo il parto attraverso l’allattamento. Con adeguate misure precauzionali, tuttavia, il rischio di trasmissione è molto basso.
Tali misure comprendono: terapia adeguata per la madre infetta, taglio cesareo invece del parto naturale, trattamento preventivo del neonato ed evitamento dell’allattamento.
Ecco perché è importantissima la prevenzione e fare il test dell’HIV appena si viene a conoscenza della propria gravidanza.
Il tasso di trasmissione dell’HIV da madre a figlio è diminuito negli ultimi anni
La percentuale di donne in gravidanza che si sottopongono al test di sieropositività è aumentata del 50% negli ultimi anni. Fortunatamente, la percentuale di bambini che hanno contratto l’HIV dalle loro madri è diminuita. La velocità media della trasmissione era del 6,8% nel 2001 ed era dell’1,1% nel 2016.
Le donne che convivono con l’HIV e si curano con gli antiretrovirali, hanno il 90% delle probabilità di partorire un figlio sano.
La velocità di trasmissione dell’infezione da madre a figlio è diminuita nel tempo. Le ragioni di ciò sono sicuramente che le donne in gravidanza hanno fatto i test HIV più frequentemente negli ultimi anni e le opzioni di trattamento per l’HIV sono migliorate.