Articolo aggiornato il 16 Novembre 2010
Durante la gravidanza, occorre molta attenzione per il futuro nascituro, a vari fattori di rischio. Nel meeting annuale della Society for Neuroscience (SfN), sono stati presentati i fattori di rischio prenatali ai quali le future mamme devono fare attenzione per evitare qualsiasi tipo di problema al bambino. Questi fattori comprendono i farmaci, infiammazioni del cervello, abuso di droghe. Da recenti studi, presentati a Neuroscience 2010, l’uso di farmaci analgesici e di droghe, nel periodo prenatale, sarebbero correlati a problemi nell’apprendimento, nel comportamento, nella cognizione del bambino.
Cosa causano tutti questi fattori prenatali? Per quanto riguarda i farmaci antidolorifici, assunti sia prima che durante la gravidanza, secondo ricerche condotte su animali, il bambino potrebbe riportare dei problemi a carico del cervello. Inoltre le conseguenze potrebbero essere addirittura multigenerazionale, cioè coinvolgere sia i figli ma anche i nipoti delle mamme che facevano uso di analgesici. Tra gli antidolorifici incriminati, al primo posto si trova la morfina (capostipite di tutti gli analgesici). Tra le sostanze che rientrano nella classifica dei fattori di rischio prenatali, anche il fumo e la nicotina.
Entrambi questi fattori possono provocare dei danni al cervello. Più precisamente, un abuso di nicotina nel periodo prenatale causa dei problemi a livello dell’ippocampo (un’area cerebrale adibita alla memoria ed all’apprendimento) del nascituro; mentre il fumo in generale ha un’azione diretta sulla mielina (la sostanza adibita all’isolamento delle connessioni tra i neuroni) alterando la trasmissione degli impulsi nervosi. Mentre, un’infiammazione precoce al cervello aumenta il rischio, nella futura età adulta del nascituro, di sviluppare una dipendenza da sostanze. Da questi studi, è facile notare come un comportamento non corretto da parte delle future madri può causare dei seri danni a carico del sistema nervoso centrale del bambino.