Il granuloma piogenico indica una piccola lesione rossastra sulla pelle. La sua caratteristica peculiare è quella di sanguinare molto facilmente, a causa del fatto che presenta numerosissimi vasi sanguigni. I sintomi consistono soprattutto in dei piccoli grumi rossi e nel sanguinamento che si verifica in un punto in cui c’è stata una ferita. I granulomi di questo tipo li possiamo ritrovare spesso sull’unghia, sull’alluce, sul labbro, sulle braccia, sulle mani o sul viso. Sono anche comuni fra i bambini. Le cause sono sconosciute e per la cura delle lesioni più grandi ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico.
I sintomi
I sintomi del granuloma piogenico consistono nella formazione di piccoli grumi rossi, che tendono a sanguinare facilmente. Il sanguinamento si verifica soprattutto nel punto in cui di recente c’è stata una ferita. Possono comparire molte volte sulle mani, sulle braccia o sul viso, ma anche sul labbro delle donne in gravidanza. Lo sviluppo del granuloma è molto rapido, con la formazione di noduli rosacei, i quali, anche nel corso di qualche settimana, arrivano alle dimensioni di circa 2 centimetri e si possono formare anche a livello gengivale. Sono possibili le ulcerazioni, provocando dolore alla palpazione.
Le cause
Le cause del granuloma piogenico non sono conosciute. Si possono fare delle ipotesi più o meno valide. Di sicuro non si tratta di un problema causato da un’infezione. Sappiamo che il tutto è da ricondurre ad una proliferazione di vasi sanguigni. La causa del suo sviluppo spesso è costituita da traumi o da ferite. Poiché si tratta di un problema abbastanza comune durante la gravidanza, si può ipotizzare che il disturbo implichi anche il manifestarsi di influenze ormonali.
La cura
La cura del granuloma piogenico potrebbe anche non essere necessaria, in quanto le formazioni cutanee in questione possono regredire anche spontaneamente. Per i granulomi più grossi, dopo un’attenta diagnosi dermatologica, per la quale può essere necessario effettuare anche una biopsia della pelle, si può procedere con un intervento chirurgico, che è chiamato elettrocauterizzazione. Si può effettuare anche un’opera di congelamento o si può intervenire con il laser.
Bisogna, comunque, essere attenti, perché, oltre al fatto di rimanere delle cicatrici, il trattamento attraverso l’intervento chirurgico implica la probabilità che la condizione possa ritornare a farsi presente. Questo accade soprattutto quando il granuloma precedente non viene del tutto distrutto.