Gli spermatozoi di oggi, meno attivi di mezzo secolo fa

La sterilità non ha nulla a che vedere con la virilità: parola di Umberto Veronesi

Gli spermatozoi di oggi sono meno vitali di un tempo, ma ciò non influirebbe sulla virilità
Lo dice l’oncologo di fama mondiale, Umberto Veronesi e, se lo dice lui, c’è da proprio da crederci, gli spermatozoi di oggi non sono più quelli di una volta, addirittura lo scienziato sostiene, con un pizzico di sano umorismo, come è solito fare lui, di averli visti al microscopio, “ rarefatti,confusi, poco agili e di brutto aspetto”.
Certo, un quadro suggestivo e persino ilare sulla condizione degli attuali spermatozoi che, tornando nella realtà più scientifica, significa trovarci di fronte a degli spermatozoi sicuramente meno vitali, addirittura, per bocca del professore Veronesi, nell’ultimo mezzo secolo, l’energia di queste insostituibili cellule germinali maschili, si è più che dimezzata.
Si tratta di vedere se, sulla base di questi riscontri, può essere messa in dubbio la virilità maschile o se parliamo di una qualità indipendente dallo stato degli spermatozoi stessi. Secondo Veronesi, la virilità c’entra poco con la sterilità, poiché la prima è influenzata da fattori esterni e anche sociali e da ormoni quali il testosterone, lo stesso che entra di fatto nella potenza dell’atto sessuale e nel piacere dell’amplesso, dipendente dalla durata dell’erezione e dal tempo intercorso per giungere all’eiaculazione.
E dunque, se i nostri spermatozoi sono così…. confusi, rarefatti, poco agili e di brutto aspetto, questo non ha niente a che vedere con la virilità, perché, indipendentemente dalla qualità di ciò che producono i testicoli, la virilità e il piacere di avere un rapporto sessuale è una cosa completamente diversa. A regolare la virilità ci pensano gli ormoni, in grado di modulare i tempi e la durata dell’erezione del pene e l’età ha un ruolo determinante anche in questo, visto che dopo i 30 anni si assiste ad una diminuzione del testosterone pari all’uno per cento all’anno.
In tema di fertilità maschile, invece, molti fattori che fanno parte della vita quotidiana, hanno effetti negativi su questa, lo stress, l’inquinamento, l’igiene di vita, il sovvertimento del riposo notturno con orari sempre diversi e conseguente insonnia o difficili addormentamenti, entrano in gioco nella qualità degli spermatozoi. Ma anche la vita sedentaria, che costringe i testicoli a temperature molto alte, così come lo scarso esercizio fisico e, persino l’alimentazione, non sempre corretta al giorno d’oggi, finisce per incidere negativamente sulla qualità di queste cellule.
A questo grido d’allarme, non mancano però, le voci autorevoli di altri scienziati che non immaginano la nostra fertilità così tratteggiata da tinte oscure ed inquietanti, ma danno spiegazioni e giustificazioni alla eventuale minore capacità di procreare oggi, rispetto a 50 anni fa. Secondo alcuni, il fatto è più esteso di ieri, perché oggi si fanno figli più tardi di un tempo, persino i dati in possesso della Comunità scientifica non sono così preoccupanti, se si pensa che, su 100 coppie, le 15 di queste che hanno difficoltà a procreare, ricercano la responsabilità negli spermatozoi, in misura del 50%, ciò significa, che solo il 7% delle sterilità della coppia di oggi, è causata da problemi connessi con le cellule germinali maschili, in tutti gli altri casi entrano in ballo altri fattori esterni agli spermatozoi stessi.
Insomma, un quadro meno drammatico di quel che sembrava, per non considerare che le analisi sullo sperma che si fanno oggi, godono di sofisticati sistemi di indagine che un tempo non esistevano e il dubbio è che ci si faccia prendere più dall’evidenza del numero di figli che una coppia generava mezzo secolo fa, rispetto a quelli che oggi la moderna coppia mette al mondo, tutto ciò, senza voler nulla togliere all’evidenza dello stato di salute degli spermatozoi del 21° secolo.
In conclusione, senza mai allentare l’attenzione sui problemi che riguardano gli spermatozoi, occorre prudenza nel delineare quadri drammatici, più del dovuto, atteso anche, che laddove esistessero situazioni di sterilità, a causa della vitalità e delle qualità degli spermatozoi, non mancano i metodi per intervenire sulla salute di queste cellule.