Oggi è la giornata mondiale della vitiligine

La giornata è stata istituita per sensibilizzare sulla discriminazione di chi ne soffre

Giornata mondiale della vitiligine
Foto Pexels | Armin Rimoldi

Il 25 giugno 2009 moriva Michael Jackson, probabilmente la star più nota a soffrire di vitiligine: per questo motivo è stato scelto questo giorno nel 2011 per celebrare la giornata mondiale della vitiligine, una malattia dermatologica che colpisce tra l’1 e il 2% della popolazione mondiale.

Si tratta di un disturbo né contagioso né doloroso, che però può creare molte problemi a chi ne soffre da un punto di vista sociale ed estetico. Infatti, si manifesta come un’assenza di melanina in svariate zone della pelle, principalmente a macchie, e colpisce persone di tutte le etnie. Solitamente si sviluppa nei primi 20 anni di vita e non si conosce con esattezza da cosa nasca: si pensa possa essere di origine autoimmune, dove il corpo in un eccesso di difesa, attacca le cellule che producono la melanina, ovvero i melanociti, creando quindi le aree depigmentate. Chi manifesta la vitiligine ha una predisposizione genetica alla malattia, che potrebbe scatenarsi per cause come per esempio lo stress o altri fattori non ancora chiariti: può anche essere che una persona abbia tale predisposizione ma non la sviluppi mai.

Ad oggi, esistono cure che se fatte tempestivamente, ovvero all’insorgere del disturbo, possono aiutare a gestirlo e a fare in modo che non peggiori, ma non esiste una che lo risolva definitivamente. Le casistiche sono tante e variabili e non esiste ancora una classificazione di ogni aspetto della patologia, poiché non essendo debilitante fisicamente, non è ancora stata studiata in maniera approfondita 360°. 

Se dunque per il corpo non è dannosa, lo è per le relazioni sociali e la percezione degli altri. La giornata mondiale della vitiligine è stata istituita proprio sensibilizzare in merito alla discriminazione che subisce chi ne soffre. L’accettazione è un processo culturale lungo che però sta dando i propri frutti, come dimostrato dalla presenza di sempre più modelli con questa patologia e vip che escono allo scoperto, mostrandosi senza trucco e invitando chi ne soffre a non vergognarsi e chi non ce l’ha a considerare del tutto normale chi invece deve avere a che farci.