Il profilo genetico di una persona si rivela una condizione determinante nel far comprendere quanto un individuo è fotosensibile. Di solito tendiamo a scegliere la crema solare in base al colore più o meno chiaro o più o meno scuro della nostra pelle. Ma questo non dovrebbe essere l’unico criterio che dovrebbe essere messo in atto.
È questa la conclusione a cui è arrivato uno studio che è stato condotto presso l’Università di Cincinnati, negli Stati Uniti. In particolare i ricercatori si sono occupati di spiegare il meccanismo che porta alla formazione dei tumori della pelle. L’esposizione al sole determina la produzione della melanina, che è la sostanza che si configura come la principale responsabile dell’abbronzatura. Questo processo è in ogni caso regolato da alcuni geni, fra i quali un ruolo chiave è svolto dal gene MC1R. Esso svolge un ruolo di mediazione nei confronti degli stimoli ormonali per la produzione di melanina.
Gli studiosi hanno avuto modo di constatare che gli individui che presentano una variante del gene MC1R, quando si espongono ai raggi ultravioletti del sole, riportano maggiori danni al Dna, che sono i principali responsabili dell’insorgenza dei tumori alla pelle. Si potrebbero perciò mettere a punto dei test specifici, che siano in grado di valutare le anomalie presentate dal gene MC1R, per valutare il rischio di melanomi.
In questo modo si potrebbero scegliere anche le creme solari più adatte per un’adeguata protezione. Per il momento tuttavia, in attesa di riscontri più concreti, è opportuno prendere tutti gli accorgimenti necessari e puntare sulla prevenzione. Non esporsi al sole nelle ore più calde, usare una protezione elevata all’inizio, per poi abbassarne man mano il livello sono strategie essenziali per limitare i danni alla pelle.