I geni influiscono in maniera determinante in molti aspetti della nostra vita e svolgono un ruolo preponderante anche per quegli elementi che mai avremmo immaginato che esistesse una loro implicazione. E’ il caso dell’influenza che i geni avrebbero nel determinare l’aracnofobia, ossia la paura dei ragni, che colpisce soprattutto le donne.
In base a degli studi specifici effettuati David Rakison, psicologo comportamentale statunitense, è giunto alla conclusione che la paura dei ragni nelle donne obbedisce a delle vere e proprie ragioni di carattere evolutivo. Le donne attraverso il meccanismo della paura nelle epoche più remote riuscivano a sfuggire ai morsi pericolosi dei ragni, mentre l’uomo, al quale era affidato il compito della caccia, poteva riuscire meglio, non manifestando una paura eccessiva.
La ricerca ha anche dimostrato che a determinare l’aracnofobia sono componenti prettamente genetiche. In un significativo esperimento gli psicologi hanno mostrato a bambini e a bambini immagini di ragni associate ad altre foto neutre o in grado di generare paure. Si è scoperto che le bambine si soffermavano di più a guardare le immagini dei ragni.
Questo comportamento indicava che le bambine rimanevano particolarmente colpite. Tutto ciò sembrerebbe confermare una tendenza comportamentale legata proprio a caratteristiche genetiche che si sono perpetuate nel corso dell’evoluzione.
Gli psicologi in ogni caso chiariscono che l’aracnofobia è una paura facilmente superabile soprattutto attraverso una strategia di esposizione graduale, che dovrebbe riuscire a migliorare i sintomi derivanti dal trovarsi di fronte ad un pericolo piuttosto temuto.
Immagine tratta da: primacci.blogspot.com