Galattorrea: cos'è, cause e cura

Latte

Articolo aggiornato il 6 Maggio 2016

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Cos’è la galattorrea? Si tratta di una patologia che può colpire sia uomini che donne e le cui cause possono essere molteplici. Qual è la cura da intraprendere? Questa condizione provoca una secrezione dal capezzolo di tipo lattiginoso, ma non correlata alla normale produzione di latte durante l’allattamento: la galattorrea può, infatti, colpire sia le donne che gli uomini e i bambini. Ma qual è la sintomatologia esatta legata a questa patologia? Quali sono le sue cause? Quale il trattamento da seguire per poter giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.

Cos’è

La galattorrea – come anticipato prima – è una secrezione lattiginosa proveniente dal capezzolo, ma che nulla ha a che fare con la produzione di latte che avviene durante l’allattamento. Non si tratta di una malattia ma, certamente, potrebbe essere sintomo di alcuni disturbi. Tendenzialmente, questa condizione si verifica nelle donne – anche in quelle che non hanno mai avuto una gravidanza, così come dopo la menopausa – ma la galattorrea può colpire anche uomini e neonati. È bene specificare che, nelle donne, la produzione di latte è considerata fisiologica durante la gravidanza, oltre che fino a sei mesi dopo il parto e, in ogni caso, nei giorni successivi al termine dell’allattamento.

I sintomi

I sintomi della galattorrea sono, per l’appunto, la produzione di latte – sia intermittente che persistente – dal capezzolo, secrezione lattiginosa sia spontanea che tramite una spremitura manuale, mestruazioni irregolari o assenti, mal di testa e problemi alla vista. La galattorrea può, inoltre, interessare una o entrambe le mammelle.

Le cause

Quali sono le cause della galattorrea? Possono contribuire gli effetti collaterali di alcuni farmaci – antidepressivi, antipsicotici o sedativi, ad esempio – o disturbi alla ghiandola pituitaria, la quale produce diversi ormoni: un aumento dei livelli di prolattina – anch’essa prodotta da tale ghiandola – può, infatti, causare galattorrea, in quanto si tratta proprio dell’ormone che stimola la produzione di latte. Anche la pillola anticoncezionale, una gravidanza, l’acromegalia – dalle diverse cause – la tireotossicosi, il morbo di Cushing, un’infiammazione, lo stress, l’assunzione di oppiacei o cocaina, alcuni integratori a base di erbe, malattie renali croniche, l’ipotiroidismo, una stimolazione eccessiva dei capezzoli, un tumore ipofisario – noto come prolattinoma – danni ai nervi nella parete toracica – magari, in seguito a interventi chirurgici – ustioni o lesioni al torace o la chirurgia, lesioni o tumori al midollo spinale possono essere causa di galattorrea. Quando non è possibile individuare cause di fondo, la galattorrea è detta idiopatica. Negli uomini, invece, la galattorrea può essere dovuta a carenza di testosterone – il cosiddetto “ipogonadismo maschile” – mentre, nei neonati, la causa può essere imputata ad alti livelli di estrogeni materni che, tramite la placenta, sono giunti al sangue del bambino.

La diagnosi

Alla comparsa di segni di galattorrea, è opportuno contattare il medico che – tramite una visita, gli esami e le analisi del caso – stabilirà la diagnosi e prescriverà la terapia più adatta al caso specifico. Tra i diversi test che potrebbero essere richiesti, ci sono il test di gravidanza, la mammografia, l’ecografia, la TAC e la risonanza magnetica. Può capitare che la condizione si risolva da sola ma, date tutte le possibili cause, è consigliabile accertarsi che non vi siano motivazioni che potrebbero condurre a gravi conseguenze.

La cura

Quali sono i rimedi contro la galattorrea? Ciò dipende dalla causa scatenante e il trattamento si concentrerà, per l’appunto, sulla risoluzione della causa di fondo: ad esempio, se la condizione è provocata dall’assunzione di un determinato farmaco, il medico può deciderne la sospensione – ricordate di non interrompere mai un medicinale autonomamente, senza aver prima contattato il medico curante – e indicare una terapia farmacologica sostitutiva. Possono, poi, essere prescritti farmaci per bloccare gli effetti della prolattina – abbassandone la quantità nel corpo – o consigliati cambiamenti nello stile di vita, se la causa è lo stress. Infine, alcuni rimedi naturali sono rappresentati dall’agnocasto e dall’enotera: si tratta di piante in grado di abbassare, naturalmente, i livelli di prolattina nel sangue ma, in entrambi i casi, è sempre opportuno chiedere il parere del proprio medico, prima di assumere sostanze che potrebbero causare allergie o avere controindicazioni se associate ad altri medicinali.

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