Fuoco di Sant’Antonio: cos’è, sintomi, come si cura e come alleviare il dolore

Fuoco di Sant'Antonio cos'è
Cos’è il fuoco di Sant’Antonio (tantasalute.it)

Il fuoco di Sant’Antonio è una patologia molto fastidiosa, ad insorgenza improvvisa, che può colpire qualunque parte del corpo ad ogni età.

Anche se viene comunemente chiamata così, il fuoco di Sant’Antonio in realtà consiste in un’eruzione cutanea causata dall’Herpes Zoster ovvero dal virus della Varicella. È lo stesso che in età pediatrica provoca comunemente la varicella e che può anche restare inattivo nel tessuto nervoso e manifestarsi in questo modo dopo diversi anni.

Non è una patologia grave ma è sicuramente molto fastidiosa, soprattutto quando si manifesta in forma molto estesa su più parti del corpo.

Fuoco di Sant’Antonio: che cos’è e come si sviluppa

Il 90% della popolazione italiana ha contratto il virus, solitamente nell’infanzia, quindi almeno il 10% di questi avrà una manifestazione anche da adulto. Il fuoco di Sant’Antonio è molto doloroso, prude e può essere esteso. Solitamente compare solo su una parte del corpo, tipicamente torace oppure addome, ma può spuntare in qualunque parte del corpo e durare dalle due alle quattro settimane.

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Quali sono i sintomi del fuoco di Sant’Antonio e come comportarsi (tantasalute.it)

Quando si sviluppa il virus da bambini il corpo viene difeso dal sistema immunitario ma il virus resta silente nell’organismo, nei nervi. Quindi può riattivarsi in qualunque momento. Questo non vuol dire che sicuramente tutti coloro che hanno avuto la varicella da piccoli avranno successivamente il fuoco di Sant’Antonio ma che sia una possibilità è vero. Questo avviene solitamente quando si verifica un abbassamento delle difese immunitarie per stress, farmaci, patologie, eccessiva esposizione al sole o anzianità.

Il fuoco di Sant’Antonio manifesto è contagioso. Quindi coloro che entrano in contatto diretto con le vescicole possono contrarre la malattia. Le persone contagiose, invece, devono restare isolate fino a quando le vescicole non saranno secche. Tra i sintomi si riscontra dolore locale, bruciore anche lancinante, dolore alla testa, eruzione cutanea, bolle, brividi e febbre, spossatezza generale.

Occorre la semplice visita medica per poter attestare a occhio nudo che si tratta di fuoco di Sant’Antonio. Per la cura non c’è molto da poter fare se non attendere che passi. In aiuto possono essere utili dei farmaci antivirali per accorciare il decorso, antidolorifici e antinfiammatori per il dolore e prodotti per limitare il prurito. In questo periodo meglio indossare degli indumenti larghi e freschi, fare impacchi per le vescicole e mantenere la pelle pulita. Raramente può subentrare una patologia chiamata nevralgia post erpetica con manifestazioni che ripropongono quel fastidio anche quando le lesioni sono scomparse. In età pediatrica è possibile eseguire il vaccino per prevenire la malattia. Si può fare anche in età adulta ed è consigliato agli over 65 per migliorare la risposta immunitaria.