Fumo e impotenza: smettere aiuta a combatterla

Il fumo fa male anche al sesso: non è una novità, ma uno studio dell'Università di Hong Kong conferma che smettere di fumare permette di riacquistare una sana virilità. Ma come possono le sigarette causare la disfunzione erettile?

fumo impotenza

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Un ridotto afflusso di sangue al pene è una delle principali cause di impotenza e tra i fattori capaci di alterare la circolazione, spicca indubbiamente il vizio del fumo. È facile quindi arrivare alla conclusione: fumare mettere a serio rischio la sessualità maschile, favorendo quella che i medici definiscono disfunzione erettile, cioè l’incapacità di raggiungere l’erezione o di mantenerla per un tempo sufficiente a completare un rapporto sessuale soddisfacente.

Un motivo che dovrebbe già di per sé spingere molti uomini a rinunciare una volta per tutte al vizio della sigaretta. Eppure questo deterrente non sembra sufficiente: ne sanno qualcosa in Asia, dove il numero dei fumatori è altissimo e sempre più diffusa è anche l’impotenza.

Lo studio

Proprio per sensibilizzare la popolazione asiatica, è stato condotto uno studio scientifico i cui risultati, però, promettono di essere utili a tutto l’universo dei fumatori: secondo la ricerca se la dipendenza dalla sigaretta fa male al sesso, smettere di fumare ha, invece, un vero e proprio “effetto-viagra” tanto da migliorare del 91,5% le performance sessuali maschili.
Lo studio, condotto dalla School of Public Health and Nursing dell’università di Hong Kong, è durato tre anni e ha coinvolto circa 700 uomini tra i 30 e in 50 anni già in terapia contro l’impotenza: è emerso, così, che il 53,8% di chi smetteva di fumare riferiva un netto miglioramento della qualità di vita sessuale entro i 6 mesi successivi, contro il 28,1% dei pazienti che persisteva nel vizio. Dire no una volta per tutte alle “bionde” quindi, oltre ad avere numerosi vantaggi per la salute di tutto l’organismo, può dare una mano sotto le lenzuola.

Sigarette e impotenza: perché?

Nell’organismo maschile questo accade perché durante l’attività sessuale il sangue sotto pressione tende ad affluire in grande quantità nelle arterie del pene: le vene quindi si comprimono per trattenere il flusso e solo così è possibile avere una buona erezione. Il fumo, al contrario, impedisce questa fondamentale compressione e/o la rende difficile, motivo per cui per un fumatore possono verificarsi dei casi di difficoltà di erezione.
Il fumo inoltre sclerotizza le arterie con dei depositi residuali, i quali diminuiscono la quantità di sangue che affluisce al membro, e rendono più debole la pressione sulle vene; questo processo, insieme alla rapida contrazione del tessuto del pene, come diretto stimolo dato dall’effetto della nicotina sui recettori cerebrali, causa una doppia contrazione dei vasi sanguigni e una altrettanto rapida decompressione o rilassamento del tessuto venoso. Il procedimento di fatto si traduce in una debolezza generica del membro.
In questo modo il meccanismo che dovrebbe permettere al sangue di ritardare il suo defluire dal pene e’ doppiamente compromesso, e grazie alla dilazione venosa si verifica l’effetto di impossibilità a mantenere una eventuale erezione, ma non solo: il fumo di sigaretta riduce anche il volume dell’eiaculazione e ne declassa la qualità, indebolendolo, causando infertilità.
Infine il monossido di carbonio, la nicotina e il butadiene sono la causa di disturbi complessivi all’apparato cardio–circolatorio, che vanno ad aggiungersi e sovrapporsi ai problemi sopra citati e relativi all’apparato riproduttore maschile, rendendo fisicamente impossibile nel 56% dei casi di uomini impotenti praticare qualsiasi forma di attività sessuale.
Aggiornamento a cura di: Redazione Tanta Salute