I rischi connessi al fumo sono tanti, visto che si tratta di una pratica altamente dannosa per la nostra salute. A ricavarne conseguenze negative non sono soltanto in maniera diretta i fumatori, ma anche coloro che vivono a stretto contatto con loro, visto che i danni del fumo passivo sono molto gravi e non vanno affatto sottovalutati.
Un’abitudine sbagliata è per esempio quella di fumare in auto con un rischio molto pesante a livello di danni provocati dal fumo passivo, anche perché abbassare il finestrino non serve a niente, visto che polveri sottili e monossido di carbonio trasformano l’abitacolo in una vera e propria camera a gas. Eppure c’è proprio chi non riesce a smettere di fumare. Ma che ruolo hanno i messaggi subliminali della pubblicità nello spingere a fumare? I ricercatori dell’Università dell’Ontario in Canada hanno cercato di rispondere a questa domanda.
In realtà esiste un esplicito di divieto di pubblicizzare le sigarette, ma anche le scritte e i colori che contraddistinguono i pacchetti di sigarette delle varie marche possono essere una vera e propria fonte di messaggi subliminali, che spingono i fumatori a preferire un tipo di sigarette rispetto alle altre, non tenendo conto del fatto che tutte fanno male alla salute. I ricercatori hanno confezionato diversi pacchetti con colori e scritte differenti e hanno potuto vedere come i consumatori tendevano a scegliere pacchetti con colori allegri e che riportavano scritte confortanti, coma “dolce” o ”leggero”.
Il vero rimedio quindi sarebbe uniformare i pacchetti, per contrastare questo effetto inconscio, in grado di associare colori e scritte con differenti livelli di rischio.