Sono circa 500 mila i fanatici delle bionde nel capoluogo lombardo: Milano prende davvero sul serio la battaglia contro il fumo e offre ai propri cittadini un nuovo alleato per smettere, un Centro di dissuefazione presso l’ospedale Sacco. Per ridurre ulteriormente il numero dei milanesi fumatori, aiutandoli a dimenticare il vizio, la struttura lombarda si propone come centro di riferimento al quale rivolgersi.
Un vero approccio multidisciplinare quello proposto dal Centro di disseufazione milanese, che promette di mettere in atto un attacco combinato e su più fronti contro le bionde, contro il pericoloso vizio del fumo, fatto, per esempio, di ipnosi, counseling telefonico e farmaci.
“In Italia ci sono 11 milioni di fumatori e i decessi sono 85 mila all’anno. In Ue i morti sono 650 mila: un numero enorme, pari a tutta la popolazione di Malta e Lussemburgo. Una strage silenziosa ancora più drammatica se al conto si aggiungono le 19 mila vittime del fumo passivo” ha osservato direttore della Pneumologia del Sacco, Delfino Legnani.
Le campagne informative si susseguono senza sosta, le pubblicità diventano sempre più eloquenti, le notizie sui rischi connessi alle sigarette sono sempre più complete e visibili, ma il numero dei fumatori sembra non subire grandi flessioni. Infatti, nell’arco di tempo compreso tra il 2008 e il 2009, gli italiani fumatori sono aumentati, invece di diminuire, salendo dal 22,2% al 23%, con l’incidenza maggiore registrata nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni.
Colpa anche del fai da te, perché se negli ultimi dodici mesi ben il 41% dei fumatori ha imboccato la strada giusta, tentando di dire addio per sempre alle sigarette, ma per smettere di fumare “pochissimi si rivolgono ai centri antifumo. A Milano nel 2008 soltanto 1.600 persone sono state trattate nei centri già attivi. C’è ancora molto da fare, e i ragazzi andrebbero educati già nei primi anni di scuola prevedendo momenti dedicati esclusivamente a questo argomento” ha precisato il pneumologo.
Alcuni numeri per avere la reale percezione dei danni connessi al fumo: accendersi una sigaretta, bruciare il tabacco che contiene significa liberare ben 250 sostanze nocive, di cui 62 da etichettare come cancerogene.
Smettere davvero, dire addio per sempre a questa cattiva abitudine, a un vizio che rischia di bruciare lentamente la vita dei fumatori, anche attraverso l’aiuto degli specialisti, ecco quanto promette il nuovo centro milanese. “Il nostro nuovo Centro antifumo si impegna a seguire l’approccio integrato previsto dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. La letteratura dimostra che a un anno dall’inizio del trattamento il 30-37% smette di fumare” ha aggiunto Legnani.