Consumare frutta secca anche con cadenza quotidiana fa davvero bene al nostro organismo, ma ci sono delle situazioni in cui sarebbe meglio mangiarne meno. Ecco quando è bene farlo.
Si sottolinea spesso come sia importante inserire nella dieta la frutta e la verdura, consapevoli di come contengano componenti essenziali per garantire il benessere di ogni persona. C’è chi però non le ama particolarmente e le mangia solo raramente perché le ritiene poco appetitose.
Chi pensa che questa sia una sensazione che riguarda solo i più piccoli deve però ricredersi, sono diversi anche gli adulti che sono schizzinosi e preferiscono altro.
Una buona alternativa, anche quotidiana, è rappresentata dalla frutta secca, in modo particolare noci e mandorle, che si rivelano gustose anche semplicemente a fine pasto o quando si ha un buco allo stomaco nel corso della giornata.
La frutta secca è davvero nutriente
Non è così insolito trovare bambini che amano la frutta secca e che fatichino a resistere quando hanno una nocciolina davanti. Assumerla anche ogni giorno non fa male, ma è bene cercare di moderarne la quantità soprattutto per l’elevata quantità di calorie che contengono.
I medici raccomandano in modo particolare il consumo di noci e mandorle, che possono rivelarsi ideali anche per compensare eventuali lacune.

Le noci sono consigliate perché ricche di sali minerali, calcio, rame, fosforo e magnesio, oltre a essere adatte per gli ormoni, l’emoglobina, ferro, zinco e omega 3. Si tratta di un prodotto che in genere viene consigliato per chi deve tenere a bada il colesterolo, oltre che per le sue caratteristiche antianemiche, antinfiammatorie, sedative e antispastiche. Si rivelano inoltre la soluzione ideale quando si ha un piccolo buco nello stomaco e non si sa cosa mangiare perché sono davvero sazianti.
Le mandorle, invece, contengono vitamine del gruppo B ed E, oltre a potassio, rame, zinco, ferro, fosforo, calcio, omega 3 e fibre. Sono inoltre raccomandabili per chi è in cerca di qualcosa che sia antinfiammatorio, e con caratteristiche lassative. Non solo, sono adatte per tenere a bada il colesterolo e per le ossa. In 100 grammi troviamo 542 kcal, proprio per questo non se ne dovrebbero mangiare più di 15 al giorno.
Nonostante la frutta secca sia raccomandata da tanti medici per le proprietà nutritive, ci sono delle situazioni in cui il suo consumo non rappresenta la scelta migliore. Nei soggetti allergici sarebbe bene innanzitutto prestare attenzione se ci siano dei componenti che possono causare reazioni avverse.
Chi ha avuto in passato casi di herpes dovrebbe inoltre evitare le mandorle per la presenza di arginina, che può provocarlo nuovamente. La quantità dovrebbe essere inoltre ridotta nelle persone che hanno problemi di intestino perché può essere difficile da digerire.
Chi ha una malattia epatica dovrebbe poi mangiare raramente le noci, mentre dovrebbe assolutamente dimenticarle chi ha avuto episodi di gastroenterocolite o ulcera gastrica duodenale.