Cos’è la frustrazione sessuale? E perché è importante scovarne le cause? Agire in tempo è necessario per riappropriarsi della propria serenità.
Cosa si intende per frustrazione sessuale? Con questa definizione si fa riferimento ad una sensazione di agitazione scaturita dall’insoddisfazione sessuale o da un periodo di inattività. Si tratta di una conseguenza derivante dal disequilibrio tra il desiderio e la realtà.
Può colpire davvero chiunque, donne e uomini di qualsiasi età e a prescindere dall’orientamento sessuale. La frustrazione sessuale può manifestarsi tanto nelle coppie che nelle persone single. Alcune ricerche hanno dimostrato che i soggetti affetti da questo disturbo possono diventare potenzialmente più aggressivi, deconcentrati, irascibili e depressi, condizioni che possono aumentare le possibilità che commettano azioni delittuose.
In un articolo pubblicato su Medical News Today è stata stilata una lista dei sintomi tipici della frustrazione sessuale, che sono: irritabilità, irrequietezza, nervosismo, calo del desiderio, litigiosità e abitudini alimentari sbagliate come le abbuffate compulsive o il digiuno.
Frustrazione sessuale: cause, sintomi e cure
Le cause possono essere molteplici. Tra le più comuni vi è lo stress e l’insoddisfazione di coppia, o se si è single il fatto di vivere male in tale condizione. Per le persone che hanno un partner, la frustrazione si manifesta spesso quando i due hanno delle peculiari attitudini e desideri sessuali ma che non risultano essere compatibili. In questo caso se la coppia non lavora in sinergia per migliorare la situazione, si può incorrere in questo disturbo.

La comunicazione è alla base di un rapporto sano e maturo, nel quale potersi sentire accolti, accettati e compresi. Se non ci sente a proprio agio nella relazione è molto semplice sviluppare malumori e risentimenti, stati d’animo che rappresentano terreno fertile per la comparsa della frustrazione sessuale.
Se invece il problema dovesse presentarsi in un momento della propria vita nel quale si è single, è opportuno guardarsi dentro e praticare della sana introspezione. A volte alla base c’è la mancata accettazione del proprio status, si vorrebbe essere in coppia anche per condividere esperienze sessuali gratificanti e dinnanzi alla realtà dei fatti ci si sente afflitti e tristi.
Se i sintomi del disturbo dovessero diventare intrusivi ed ostacolare il normale svolgimento delle attività quotidiane è necessario rivolgersi ad un professionista che indichi la via giusta verso la risoluzione del problema. A volte può essere d’aiuto parlare con gli amici o con le persone care, ma niente può sostituirsi al parere e alla consulenza di un esperto dalla salute mentale che, scrutando le cause alla base del disturbo, saprà indicare il percorso di cure migliore.