Fratture: diagnosi, cura, sintomi

Una frattura può essere di tipo esposto, quando la frazione di osso lesionata sporge al di fuori lacerando i tessuti che lo coprivano, così come si parla di frattura scomposta quando l’osso viene danneggiato originando parti che tendono a smussarsi o angolarsi spesso divenendo anche taglienti, esistono anche le fratture cosidette a legno verde, in questo caso l’osso si è incrinato senza rompersi del tutto

Articolo aggiornato il 31 Marzo 2010

fratture
La frattura, una condizione che siamo soliti associare per lo più alle cadute, agli infortuni in generale, anche se non dobbiamo neanche dimenticare che fratture possono verificarsi a causa di patologie dell’osso, ricordiamo l’osteoporosi che nei casi più gravi determina addirittura delle fratture spontanee dell’osso stesso, i tumori e ogni patologia in grado di intervenire negativamente sull’osso.
Dunque intendiamo per fratture, la rottura in uno o più parti dell’osso accompagnata quasi sempre dalla conseguente lacerazione dei tessuti sottostanti o circostanti; inutile dire che una frattura sarà tanto più importante a seconda del tipo di lesione che si sarà originata, così come sarà tanto più impegnativa in funzione del lavoro svolto dall’osso interessato dall’evento.
 
Una frattura può essere di tipo esposto, quando la frazione di osso lesionata sporge al di fuori lacerando i tessuti che lo coprivano, così come si parla di frattura scomposta quando l’osso viene danneggiato originando parti che tendono a smussarsi o angolarsi spesso divenendo anche taglienti, esistono anche le fratture cosidette a legno verde, in questo caso l’osso si è incrinato senza rompersi del tutto.
 
Il paziente andato incontro ad una frattura di solito lamenta un dolore vivo nella sede del trauma, lo stesso atteggiamento assunto dalla persona colpita dall’evento lo porta istintivamente ad assumere una posizione volta a conservare il più possibile l’integrità dell’osso fratturato, scaricando ad esempio il suo peso dal lato opposto a quello della frattura, se trattasi per lo più delle ossa delle gambe. Tumefazioni, ecchimosi, gonfiore sono sintomi quasi sempre associati al dolore di una frattura.
 
Al di là dell’esame obiettivo del medico in soccorso ad una persona in preda ad una frattura, per la diagnosi ci si affida ai vecchi e sempre cari raggi X, con l’avvertenza di affidarsi a sistemi più moderni, TAC e RM, nel caso in cui si sospetti la lesione ma non si riesca a venirne a capo con la semplice lastra. Il trattamento di scelta nei casi di una frattura è volto all’immobilizzazione dell’osso fratturato e nella somministrazione di analgesici sotto forma di Fans, quando non si sospetta un contestuale sanguinamento dei tessuti circostanti lacerati dallo stesso osso esposto. L’immobilizzazione viene fatta mediante il gesso solo dopo aver allineato eventuali ossa scomposte, trattamento questo che si effettua per lo più in sala operatoria.
 
La riabilitazione ricorrendo anche l’ausilio di protesi, o sistemi di ausilio quali ad esempio sedie a rotelle o altri strumenti che aiutino il paziente a superare le prime fasi successive all’intervento o nei primi periodi di riabilitazione può essere quanto mai indicata a discrezione del medico ortopedico.

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