La fragilità capillare su viso e corpo colpisce soprattutto le donne. Scopri le cause e come intervenire con vari trattamenti.
La fragilità capillare del viso e del corpo colpisce soprattutto le donne. Sul viso si parla di couperose, un inestetismo rappresentato da chiazze e macchie rosse che appaiono soprattutto su guance e naso. Sul corpo, invece, si manifesta con la comparsa di capillari di colore rossastro violaceo, molto evidenti sugli arti inferiori (gambe e cosce). Questa condizione si chiama “porpora” e le manifestazioni emoraggiche insorgono spontaneamente o dopo traumi lievi.
I motivi per cui insorge la fragilità capillare sono diversi, di natura benigna o patologica. Si parla, quindi, di predisposizione genetica e carenze nutrizionali (soprattutto di vitamina C e avitaminosi P). Oppure, di alterazioni ormonali (gravidanza, fase premestruale) ed abitudini di vita scorrette (troppa esposizione al sole, sedentarietà, sovrappeso/obesità e stress). Addirittura, anche di pillole anticoncezionali (che possono accentuare il problema).
La fragilità capillare di viso e corpo può essere trattata in diverso modo: ecco come intervenire
Se la fragilità capillare non è di natura patologica, è possibile trattarla cambiando le proprie abitudini a tavola o in genere nella vita. Per questo si possono scegliere alimenti e dietetici a base di frutti rossi (frutti di bosco, lamponi, mirtilli, more, ribes e uva spina), o altri frutti come ciliegie e prugne. Tutti molto ricchi di vitamina C, infatti, aiutano a fare il pieno di questo nutriente che, se scarseggia, può portare a fragilità capillare.

Molto utili sono anche succo d’uva e di agrumi o thè verde perché ricchi di antiossidanti. Il succo di limone concentrato è un’altra bevanda molto benefica perché ricca di acidi grassi essenziali omega 3.
In farmacia puoi trovare dei medicinali a base di principi attivi vegetali come la Vitamina C (acido ascorbico), l’escina (ricavata dai semi dell’ippocastano) ma anche la rutina e l’esperidina che sono dei bioflavonoidi che si trovano negli agrumi e nel grano saraceno, che aiutano a migliorare la salute del collagene e quindi dei capillari. In più, aiutano ad aumentare l’elasticità della parete venosa e a riassorbire gli edemi (per questo motivo sono utili anche nel prevenire le malattie del cuore).
Un’altra cura può essere quella con la fitoterapia: estratti di polline, vite rossa, Centella asiatica, Mirtillo, Propoli, Cardo mariano, Ginkgo biolca, Rusco o pungitopo, tutti ricchi di flavonoidi e che proteggono i capillari. Ancora, altri rimedi sono la scleroterapia o microscleroterapia fatte con l’iniezione di liquidi nei capillari che agevolano il processo di riassorbimento degli stessi dall’organismo.
Quello della fragilità capillare è un problema che riguarda molte donne ma, come visto, sono tanti i trattamenti che aiutano a migliorare la propria condizione non solo dal punto estetico ma anche dando sollievo soprattutto agli arti inferiori che ne sono colpiti.