La paura del chiuso, secondo uno studio, è una fobia che dipende da una sbagliata percezione, in questo caso, dello spazio. Questo disturbo, che prende il nome di claustrofobia, è molto diffuso, e circa il 4% della popolazione è affetta della forma più grave. Ossia, il solo entrare in ascensore o in un tunnel provoca in queste persone l’insorgere di attacchi di panico e sentimenti ansiosi.
Un gruppo di studiosi della Emory University, ha scoperto come la claustrofobia dipenda da un’errata percezione dello spazio, cioè le persone che ne sono affette, non riescono a valutare bene le distanze orizzontali, ma percepiscono degli spazi più grandi di quello che realmente sono. Secondo gli studiosi non è ancora chiaro se sia la fobia che causa questa percezione sbagliata dello spazio o viceversa. In ogni caso, comunque, è una fobia particolarmente fastidiosa, che può creare dei problemi nella vita quotidiana.
Questo studio, pubblicato sulla rivista Cognition, è molto importante per poter conoscere al meglio la causa di queste patologie. Grazie a questa ricerca, in un futuro, speriamo prossimo, si potranno scoprire ed avere a disposizione dei trattamenti specifici. La differenza tra la claustrofobia e l’acrofobia (paura dell’altezza) è che nel primo caso vi è una percezione sbagliata delle distanze orizzontali, nel secondo disturbo, invece, delle distanze verticali.