Abbiamo rivolto alcune domande alla dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista, per capire meglio qual è la funzione dei flavonoidi di cui si sente tanto parlare.
Cosa sono i flavonoidi?
I flavonoidi sono un gruppo di pigmenti di origine vegetale che hanno in comune una struttura chimica derivante da una molecola detta flavone, composto eterociclico aromatico e pigmento giallo di piante e fiori.
Il Ministero della Salute definisce i flavonoidi come “altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo e fisiologico” e sottolinea come la dose giornaliera massima consentita relativa all’assunzione dei flavonoidi come complesso sia di 1 grammo (1000 mg) al giorno.
La classe dei flavonoidi include oltre 5000 composti, il cui effetto terapeutico è strettamente correlato al fitocomplesso, l’insieme di molecole contenute nella droga o nell’alimento.
Tra i flavonoidi più comuni in natura e utili dal punto di vista terapeutico sono annoverati gli antociani, i flavoni e altri pigmenti.
In quali alimenti si trovano?
I flavonoidi sono presenti nei più svariati alimenti.
Frutti ricchi di flavonoidi sono agrumi, mele e albicocche, ma questa classe di composti organici è presente anche in ortaggi quali cavoli, broccoli, spinaci, cipolle, pomodori e finocchi: in tutti questi alimenti, i flavonoidi ne determinano la colorazione gialla, rossa o arancione.
Tra gli altri, cibi ricchi in flavonoidi sono grano saraceno, cioccolato fondente, cacao, mirtilli e frutti rossi.
Anche semi, rizomi, cortecce, foglie e radici di varie piante e talune bevande, quali vino rosso, contenente anche resveratrolo (polifenolo), e tè verde, antiossidante, sono anch’essi ricchi in flavonoidi.
Tra le altre, piante ricche in flavonoidi di varia natura sono centella asiatica, ippocastano, utile nel proteggere e rinforzare il microcircolo venoso, ginkgo biloba, vite rossa, rusco e cardo mariano, celebre epatoprotettore.
A cosa servono?
Nelle piante e nei cibi, i flavonoidi giocano un ruolo essenziale nella protezione del vegetale dall’azione lesiva dei raggi solari, dalle potenziali aggressioni di microrganismi dannosi e partecipano ai processi di crescita, reazioni enzimatiche e fotosintesi.
Per ciò che concerne gli effetti benefici sulla salute dell’uomo, i flavonoidi vengono considerati dei potenti antiossidanti, poiché capaci di contrastare l’azione deleteria svolta dai radicali liberi, e, di conseguenza, i processi di invecchiamento cellulare.
Inoltre, i flavonoidi svolgono un’azione protettiva sul microcircolo venoso e linfatico, possono fungere da epatoprotettori, stimolano il sistema immunitario, proteggono il derma dall’aggressione dei raggi solari, aiutano a mantenere sotto controllo il peso corporeo e giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione dei disturbi cardiovascolari e delle neoplasie.
Nonostante gli svariati effetti benefici dei flavonoidi, è necessario sottolineare come questa classe di composti organici, se assunti in dosi eccessive, possa determinare la produzione di radicali liberi e l’inibizione di enzimi essenziali al metabolismo ormonale determinando effetti nocivi.
Inoltre, poiché i flavonoidi permeano attraverso la placenta, è consigliabile non assumere integratori alimentari a base di flavonoidi in gravidanza.
A RISPONDERE ALLE DOMANDE:
Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Farmacista