Fermenti lattici: i migliori per ogni esigenza

A cura della dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista

fermenti lattici
Di meaofoto/Shutterstock.com

I fermenti lattici vivi sono microrganismi (batteri) capaci di coadiuvare e sostenere l’azione della flora batterica naturalmente presente nell’organismo umano.
Più in particolare, la denominazione “fermento lattico” deriva dalla possibilità da parte di questi batteri di sintetizzare acido lattico a partire da un insieme di reazioni enzimatiche che determinano la fermentazione del lattosio, disaccaride ampiamente presente nel latte.
Abbiamo chiesto alla dr.ssa Elisabetta Ciccolella, farmacista, di spiegarci ancora meglio qual è la loro funzione e in quali casi integrarli.

Per capire cosa sono i fermenti lattici, bisogna comprendere il ruolo della flora batterica…

Nel colon sono presenti miliardi di batteri eubiotici che giocano un ruolo essenziale nella demolizione di residui derivanti dalla digestione dei cibi, mediante processi di fermentazione di questi ultimi, determinando la produzione di gas; se si producono quantità eccessive di gas, si possono avere meteorismo, algia e spasmi addominali.
Più in generale, una digestione non corretta può alterare l’equilibrio (eubiosi) della flora batterica intestinale, creando una condizione detta “disbiosi”, in cui aumenta la quantità di batteri patogeni presenti a livello del colon.
In questi casi, ci vengono in aiuto i probiotici, ovvero fermenti lattici vivi di origine umana, resistenti alla digestione gastrica e rappresentanti il fondamentale ceppo batterico presente nella flora batterica intestinale, che rappresenta, a sua volta, circa il 70% del nostro sistema immunitario.

A seconda delle condizioni, quali fermenti utilizzare?

I probiotici migliorano e rinforzano la flora batterica intestinale e perciò sono essenziali in molti casi: per prevenire le allergie alimentari e non, per contrastare infezioni urinarie recidivanti e di natura respiratoria, poiché i probiotici contrastano la riproduzione e proliferazione dei patogeni.
I fermenti lattici vivi favoriscono la corretta digestione, poiché agevolano la demolizione degli alimenti e il conseguente assorbimento dei principali nutrienti, quali biotina e vitamina K.
In tali condizioni, è opportuno utilizzare supplementi alimentari che contengano ceppi differenti di fermenti lattici in elevate concentrazioni: ad esempio, tra gli altri, è consigliabile l’utilizzo di un mix di bifidobatteri, capaci di favorire la produzione di vitamine del gruppo B e la digestione di proteine, carboidrati e grassi; ancora, steptococcus thermophilus, capace di stimolare la risposta immunitaria e prevenire la diarrea, e lactobacilli, utilissimi al fine di proteggere la mucosa intestinale e contrastare episodi di diarrea/infezioni.
Inoltre, i fermenti lattici vivi riportano l’intestino in una condizione di equilibrio in caso di stipsi, diarrea o terapie antibiotiche.
In queste circostanze, è opportuno ricorrere all’utilizzo di fermenti lattici vivi quali, tra gli altri, il Saccharomyces Boulardii, lievito di una specie selezionata e geneticamente resistente agli antibiotici, utile nella prevenzione delle sindromi diarroiche e disbiosi intestinali.
In caso di terapie antibiotiche, è possibile ricorrere all’assunzione di fermenti lattici vivi a base di Lactobacillus paracasei o Lactobacillus sporogens, che vanno somministrati a 3 ore di distanza dalla terapia antibiotica.

In quali quantità?

Non è possibile definire una quantità precisa di fermenti lattici da assumere. In generale, sul mercato esistono moltissimi integratori di fermenti lattici vivi (capsule, stick orosolubili, flaconcini, bustine, etc…) contenenti svariati microorganismi in concentrazioni molto diverse tra loro (ovviamente non è possibile confrontare tra loro concentrazioni diverse di fermenti lattici diversi!).
Tuttavia, è consigliabile optare per una formulazione in cui siano presenti fermenti lattici vivi concentrati che mediamente richiedono una sola somministrazione giornaliera a stomaco vuoto.
A RISPONDERE ALLE DOMANDE:
Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Farmacista