Essere felici e prendere le cose con più ottimismo: sembra essere questa la ricetta per vivere più a lungo, secondo alcuni recenti studi. Ciò fa bene al cuore e al cervello, riduce lo stress e migliora la salute mentale. Il segreto è dunque nella felicità, ecco in che modo influisce sul nostro benessere e ci permette una vita più serena.
Felicità, così ci allunga la vita
Dieta sana, un po’ di attività sportiva e qualche rinuncia (come il fumo e l’alcol) sono alla base di quella che consideriamo una vita salutare. Ma il benessere, a quanto pare, si nasconde – anche – in qualcos’altro. Secondo una ricerca condotta dalla Veterans Affairs Boston Healthcare System, felicità e ottimismo sono parte imprescindibile della nostra salute psicofisica. Tanto che, stando agli esperti, ci permetterebbe addirittura di vivere più a lungo. Lo dimostrano i risultati dello studio, pubblicati su Journals of Gerontology.
I ricercatori hanno preso in considerazione 233 volontari, scegliendo tra veterani che avevano partecipato ad un questionario della US Veterans Commission tra il 1986 e il 1991, e che all’epoca avevano almeno 21 anni. Questo sondaggio aveva l’obiettivo di valutare i livelli di ottimismo tra le reclute. Tra il 2002 e il 2010, gli stessi partecipanti avevano compilato ulteriori record nei quali tenevano conto delle difficoltà che avevano affrontato in quel periodo di tempo e del loro stato d’animo. Ci si aspettava che le persone più ottimiste avessero una miglior ripresa dallo stress, ma dallo studio è emerso qualcosa di diverso.
I volontari che si erano dichiarati più felici e sereni avevano infatti un’esposizione minore allo stress. Questo significa che avevano una probabilità più bassa di vivere eventi stressanti, o quantomeno di vivere in minor quantità situazioni da loro considerate tali. Mentre, a quanto pare, la felicità stessa non era sembrata influire sulla velocità di ripresa da questi eventi. Una scoperta molto interessante, che ci spiega perché vivere con più serenità e ottimismo può ridurre l’impatto dello stress nella nostra quotidianità. Sebbene la ricerca fosse rivolta ad una platea di persone anziane, nulla toglie al fatto che i risultati sono probabilmente replicabili anche ad una fascia più giovane.