Fegato grasso: sintomi, cause e pericoli

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Il fegato grasso può essere asintomatico o provocare dolore addominale – tantasalute.it

Il fegato grasso non alcolico (NAFLD) e il fegato grasso alcolico sono due condizioni patologiche con diverse cause, talvolta legate anche a una predisposizione genetica

Il fegato grasso, definito anche steatosi epatica, è una condizione in cui il grasso si accumula nelle cellule del fegato. Le cause principali includono l’eccessivo consumo di alcol e l’obesità, ma possono anche includere il diabete, l’iperlipidemia e la sindrome metabolica. La sua sintomatologia può variare, spesso la condizione può essere asintomatica oppure può causare sintomi vaghi come affaticamento, dolore addominale, perdita di appetito e perdita di peso.

I pericoli del fegato grasso includono la possibilità di sviluppare una forma più grave di malattia epatica chiamata steatoepatite non alcolica (NASH) che può portare a danni permanenti al fegato, come cicatrici (cirrosi) e insufficienza epatica. È ovviamente importante l’adozione di misure preventive, come un’alimentazione equilibrata, una regolare attività fisica e un limite al consumo di alcol per evitare il progredire della condizione. Se si sospetta di avere un fegato grasso o si hanno sintomi correlati, è importante consultare un medico per una diagnosi e una gestione adeguata.

Fegato grasso: cause, gli effetti sulla salute e la sua diagnosi

Le cause principali del fegato grasso possono essere suddivise in due categorie: il fegato grasso non alcolico (NAFLD) e il fegato grasso alcolico. Nel primo caso il sovrappeso o l’obesità possono aumentare il rischio, ma anche la presenza di diabete, la dislipidemia ovvero livelli elevati di grassi nel sangue, come colesterolo e trigliceridi, la sindrome metabolica cioè una combinazione di obesità, ipertensione, diabete e dislipidemia, una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri, la mancanza di attività fisica e l’abuso cronico di alcol possono causare danni al fegato, incluso l’accumulo di grasso nelle cellule epatiche.

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Quali sono le maggiori cause del fegato grasso e i rimedi – Tantasalute.it

È importante notare che il fegato grasso può essere anche influenzato da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcune persone possono essere più suscettibili allo sviluppo di NAFLD a causa di predisposizioni genetiche, anche in assenza di obesità o consumo eccessivo di alcol.

Sebbene sia il fegato grasso non alcolico sia quello alcolico possano essere reversibili quando individuati e gestiti precocemente, è essenziale adottare uno stile di vita sano per prevenire o ridurre il rischio di sviluppare tali condizioni. Le conseguenze del fegato grasso, o steatosi epatica, possono variare in base alla gravità della condizione e alla presenza o meno di complicanze aggiuntive.

In alcuni casi, il fegato grasso può progredire verso una forma più grave chiamata steatoepatite non alcolica caratterizzata da un’infiammazione e danno alle cellule del fegato. Questo stato può portare a cicatrici nel fegato e in casi estremi, alla cirrosi epatica, condizione irreversibile in cui il tessuto epatico normale viene sostituito da tessuto cicatriziale. La cirrosi può compromettere gravemente la funzione del fegato e portare a complicazioni gravi come l’insufficienza epatica.

Se la steatoepatite non alcolica progredisce a uno stadio avanzato e la cirrosi si sviluppa, il fegato potrebbe non essere in grado di svolgere le sue funzioni vitali in modo adeguato. L‘insufficienza epatica può portare a gravi problemi di salute e richiede cure mediche immediate. In alcuni casi, inoltre, la steatoepatite non alcolica può aumentare il rischio di sviluppare un carcinoma epatocellulare, una forma di cancro al fegato.

È fondamentale affrontare il fegato grasso in modo tempestivo per prevenire o ridurre il rischio di sviluppare complicazioni gravi. Adottare uno stile di vita sano, che comprende una dieta equilibrata, attività fisica regolare e limitazione dell’uso di alcol, può essere fondamentale per prevenire la progressione della steatosi epatica. Se si sospetta di avere un fegato grasso o si ha una diagnosi di NAFLD o NASH occorre consultare sempre un medico per una valutazione adeguata e una gestione appropriata.

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Come avviene la diagnosi di fegato grasso (tantasalute.it)

La diagnosi del fegato grasso viene effettuata attraverso un’analisi completa che comprende la valutazione dei sintomi, dei fattori di rischio e alcuni esami diagnostici. Alcuni dei metodi utilizzati per capire se il fegato è grasso si basano in primis su alcuni esami del sangue per valutare la funzionalità epatica e verificare se ci sono anomalie nei livelli di enzimi epatici, come l’alanina aminotransferasi (ALT) e l’aspartato aminotransferasi (AST). Valori elevati di questi enzimi possono infatti  indicare un potenziale problema al fegato, incluso il fegato grasso.

L’ecografia è un ulteriore esame diagnostico non invasivo che utilizza onde sonore per creare immagini dell’addome, compreso il fegato. L’ecografia può aiutare a rilevare la presenza di accumulo di grasso nel fegato. Si può anche valutare l’imaging a risonanza magnetica (MRI) o tomografia computerizzata (TC), esami avanzati che possono fornire immagini più dettagliate del fegato e possono essere utilizzati per confermare la diagnosi di fegato grasso e valutare l’estensione della condizione.

In alcuni casi, il medico può raccomandare una biopsia epatica, che prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto dal fegato per analizzarlo al microscopio. Questo test fornisce una valutazione accurata dello stato del fegato e può aiutare a confermare la diagnosi di fegato grasso e determinare la presenza di eventuali lesioni aggiuntive, come la steatoepatite non alcolica (NASH).

Se si sospetti di avere un fegato grasso o si hanno sintomi correlati, è dunque importante consultare un medico in quanto solo un professionista sanitario può effettuare una diagnosi accurata e raccomandare il piano di gestione più appropriato per la problematica che riporta il paziente.