Febbre e malessere possono colpire a tutte le età, non solo in inverno a causa delle temperature più basse. L’alimentazione può essere un aiuto importante per guarire più in fretta.
Avere febbre e malessere generale è più frequente di quanto si possa pensare, anzi può colpire persone di tutte le età, non certamente solo i bambini che possono avere un sistema immunitario più delicato. Allo stesso tempo, è riduttivo pensare che questi sintomi possano verificarsi esclusivamente in inverno a causa delle temperature particolarmente rigide. A volte, non aiutano gli sbalzi che si devono sopportare entrando e uscendo da luoghi in cui c’è l’aria condizionata e altri in cui è spenta.
Le cause scatenanti possono essere diverse: oltre all’influenza, che è la situazione più comune, può essere una situazione conseguenza di infezioni virali o batteriche, ma anche di malattie infiammatorie come l’artitre reumatoide, o in seguito alla somministrazione di un vaccino, anche se in questo caso il problema può risolversi anche il giorno successivo. Non solo, in alcuni casi può essere un campanello d’allarme del nostro fisico quando si vive un periodo particolarmente stressante.
La dieta può aiutare a combattere febbre e malessere
Una vecchia tradizione popolare ci ha fatto pensare che fosse possibile combattere febbre e malessere attraverso quella che viene definita “dieta in bianco”, ovvero mangiando riso o pasta in bianco e, in generale, preferendo alimenti leggeri e con poco condimento o spezie. Allo stesso tempo venivano ritenute adatti anche patate bollite, latte, yogurt e formaggi, oltre a pesci bianchi come nasello e merluzzo. Da evitare sarebbero inevitabilmente pizza, fritti, insaccati e cibi troppo elaborati.

Ma è davvero così? In realtà, questo non è del tutto vero, o meglio non esiste alcuna evidenza scientifica che faccia pensare che questa sia la scelta migliore. Anzi, se vogliamo dirla tutta c’è il rischio che qualcuno possa sentirsi ancora più depresso mangiando qualcosa che è davvero poco appetitoso.
Una persona malata ha certamente stomaco e intestino delicati, proprio per questo alcune di quelle indicazioni potrebbero addirittura peggiorare il problema. È il caso del latte, che può risultare difficile da digerire quando non si è al massimo della forma, così come yogurt e formaggi. I latticini e i loro derivati in questi casi dovrebbero quindi essere dimenticati almeno per qualche giorno, nonostante si possa pensare siano leggeri.
A fare la differenza quando si hanno febbre e malessere non sono solo gli alimenti, ma anche le tecniche di cottura. È proprio per questo che sarebbe bene puntare sui bolliti, anche se non particolarmente appetitosi. In alternativa, va bene anche qualcosa fatto al forno o al vapore.

L’ideale se si vuole ridurre i tempi di guarigione sarebbe puntare su riso, pasta e patate bollite, che possono essere digeriti senza grosse difficoltà. Fondamentale è anche il condimento utilizzato, meglio prediligere l’olio extravergine di oliva, comunque senza esagerare, mentre dovrebbero essere accantonati burro e sughi pesanti come quelli pronti e il pesto.
Chi fino ad ora pensava che il riso in bianco fosse perfetto, anche in caso di diarrea, commetteva un errore. Consumare solo questo è certamente troppo poco a livello di nutrienti, ma andrebbe affiancato con qualcosa contenente proteine, quali carni o pesci bianchi cotti al forno o al vapore, oppure uova (meglio se in camicia, no alle frittate). Fondamentale infine se si vuole evitare la disidratazione è l’acqua, ma a temperatura ambiente.