Farmaci: usati per accelerare il cervello

Il fenomeno colpisce sia inglesi che giovani di altre parti d'europa, ricchi e poveri, piu' e meno intelligenti: alcuni si limitano a queste sostenze, altri invece fanno uso di un insieme di prodotti che servono per stimolare il cervello e la memoria.

Articolo aggiornato il 18 Giugno 2008

Cervello
La tendenza dei giovani europei e’ quella di cercare tutti i modi per migliorare le proprie prestazioni senza fare troppa fatica, e cosi’ come lo fanno per lo sport, con il doping, allo stesso modo, negli ultimi anni, hanno cominciato con la mente, attraverso l’assunzione di psicofarmaci per migliorare l’attenzione, stimolare l’attivita’ cerebrale e ruscire a dilatare le capacita’ della mente.
L’ultima scoperta di cattivo uso dei medicinali viene direttamente dall’Inghilterra, dove gli studenti ricorrerebbero ai medicinali per malati di Alzheimer per migliorare le proprie prestazioni mentali; a fare la scoperta e’ stata l’Accademia inglese delle Scienze Mediche, un prestigioso organismo scientifico, che ha fatto la proposta, del tutto legittima, di proporre dei test spot nelle scuole e nelle universita’, per verificare se la tendenza e’ vera oppure se la tendenza e’ del tutto assente. 
 
Tramite questi test si potrebbe arrivare a quantificare la proporzione del fenomeno, che dal 2006 preoccupa genitori e insegnanti, e che trova una difficile collocazione anche nell’ambito della prevenzione, per via del fatto che non e’ facile prevedere chi possono essere i ragazzi che si dopano con gli psicofarmaci, come non e’ facile capire i mezzi che hanno, dei giovani, per procurarsi questi medicinali. 
 
I medicinali che si usano per curare l’Alzheimer, come ad esempio l’Aricept, hanno effetti piu’ stimolanti del caffe’ e della taurina, riescono cosi’ a migliorare le prestazioni mentali e a garantire migliori risultati nello studio; e la salute? Secondo quanto risulta da queste ricerche, i giovani sarebbero poco propensi a stare attenti a che cosa assumono, preferendo il vantaggio del momento rispetto alla salute prolungata. 
 
I medicinali sarebbero utilizzati massicciamente da giovani che non soffrono di alcuna malattia del genere, e anche se questa abitudine e’ del tutto sbagliata, al momento, non ci sono dei percorsi che possano servire per agire sulla mentalita’ dei giovani, che preferiscono drogarsi per un po’, piuttosto che perdere l’opportunita’ di entrare al college, o all’universita’. 
 
Il fenomeno colpisce sia inglesi che giovani di altre parti d’europa, ricchi e poveri, piu’ e meno intelligenti: alcuni si limitano a queste sostenze, altri invece fanno uso di un insieme di prodotti che servono per stimolare il cervello e la memoria.
 
 

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