Articolo aggiornato il 11 Gennaio 2010
Ma chi l’ha detto che i prodotti vegetali siano, perché naturali, del tutto innocui? E chi l’ha detto che i prodotti venduti in erboristeria siano del tutto esenti da effetti collaterali? E se invece imparassimo a considerarli alla stregua dei farmaci con tutti i rischi annessi che si è soliti associare a questi preparati nonostante i grandissimi benefici che sono soli apportare an nostro benessere psico-fisico.
Per fortuna anche gli Enti preposti al controllo delle sostanze farmaceutiche e parafarmaceutiche, Ministero della Salute in primis, si sono decisi di attenzionare anche le sostanze a base di estratti vegetali per troppo tempo considerati sicuri perché naturali e lo dimostra il ritiro dal commercio di integratori come quelli a base di Cimicifuga Racemosa, un estratto di una pianta venduta in erboristeria per alleviare i sintomi della menopausa da quando sono stati segnalati danni a carico del fegato.
Gli effetti segnalati dall’utilizzo di questa sostanza sono rappresentati da transitorie epatopatie, fino a vere e proprie epatiti, senza però potere dimostrare l’esatto danno epatico determinato. Tuttavia gli esperti frenano gli allarmismi e consigliano a chi li ha assunti o li assume di segnalare al proprio medico di famiglia eventuali efenomeni avversi quali colore giallo delle mucose e della pelle, perdita di appetito, affaticamento, dolori addominali. Meglio farà chi non avendo mai assunto tale sostanza si asterrà dal frarlo, almeno fino a quando la scienza non si esprima al meglio.