Spesso quando assumiamo determinati tipi di farmaci tendiamo a stabilire il loro dosaggio servendoci di cucchiai e cucchiaini che utilizziamo in cucina. Un’operazione che si presenta come molto pratica, ma che può essere all’origine anche di alcuni inconvenienti che possono avere anche conseguenze gravi. Bisogna dunque prestare molta attenzione.
É questo il messaggio che arriva da uno studio in proposito che hanno condotto i ricercatori della Cornell University, che sono riusciti a dimostrare come servirsi delle posate per regolare il dosaggio dei farmaci può essere un errore, perchè può condizionare di molto la nostra percezione e portarci ad assumere quantità di farmaci che non corrispondono alle dosi prescritte. Tutto ciò sarebbe dovuto al fatto che le posate hanno un formato non uniforme, che può trarci in inganno.
Gli studiosi hanno voluto provare quanto fosse esatta la percezione in relazione alla dose misurata con le posate. A questo scopo hanno coinvolto diversi soggetti, ai quali è stato mostrato come la quantità di uno sciroppo può cambiare in corrispondenza del variare della forma di un cucchiaio. Invitati a versare da soli la giusta dose di medicina, gli individui coinvolti nell’esperimento hanno effettuato un margine di errore variabile dal -8,4% al +11,6%.
Tuttavia tutti avevano la convinzione di aver versato la dose esatta di sciroppo. Un errore che può mettere a repentaglio la salute di chi assume il farmaco. Ad essere colpiti da queste conseguenze non sono tanto i soggetti sani, ma gli individui più deboli come bambini ed anziani. Un buon rimedio sarebbe dunque quello che consiste nell’evitare l’uso di cucchiai e cucchiaini e di servirsi degli appositi misurini che vengono forniti insieme al farmaco.