Articolo aggiornato il 27 Aprile 2009
Non ce ne vogliano i tanti seguaci di Facebook, il popolare sito di social network che vanta almeno 200 milioni di iscritti nel mondo e che a poco meno di cinque anni dal lancio è di fatto divenuto un vero e proprio fenomeno sociale, anche se,a giudicare le analisi che gli studiosi fanno su tale strumento, al di là dell’impatto che esso sta rivestendo sempre di più soprattutto fra i giovani, non mancano anche le critiche ad un sistema che, fra i tanti benefici, crea sicuramente qualche problema, come del resto accade in tutte le cose.
Stavolta non parliamo del fatto che possa, Facebook, nuocere alla salute, così come in quest’occasione spostiamo l’attenzione dai Gruppi scientifici di studio affidandoci ad un popolare personaggio del mondo della televisione, Marco Liorni, l’inviato del Grande Fratello, per chi lo vede, che ha scritto un libro ‘Facebook. Tutti nel vortice’ (Armando Curcio editore), in questi giorni in libreria, che avrebbe fatto tesoro della sua esperienza fatta di continue testimonianze dirette tratte dalla vita di tutti i giorni soprattutto nell’universo dei giovani, concludendo come un uso sbagliato del network metta persino in crisi un’unione, matrimoniale o di qualsiasi altra natura essa sia.
Del resto, non mancano i fatti di cronaca per dare ragione al popolare conduttore, vero è che chi si macchia di un reato come un omicidio o delle lesioni nei confronti del proprio partner che passa le giornate davanti a Facebook o a qualsiasi altro sistema in uso sul web, manifesta una psicopatologia che esula dal problema Internet, ma vero è anche che le possibilità di allacciare nuove amicizie, con tanta facilità come accade appunto con Facebook e che spesso possono trasformarsi in relazioni sentimentali o semplici evasioni, sono davvero facili e probabili.
L’autore del libro per’altro è giunto a certe conclusioni investigando anche nella cerchia di medici e psicologi i quali hanno affrontato il problema dei network on line in generale, che di fatto sono in grado di scatenare diversi disturbi che non comprendono soltanto la paura di perdere il partner, o estremizzando, la gelosia che alberga a livelli diversi in ognuno di noi, ma che finiscono anche con l’interessare ambiti di psicopatologia magari repressi e/o slatentizzati, nello specifico da Facebook.
A sostenerlo in parte anche Paola Vinciguerra, psicologa e presidente dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che afferma: “Ho seguito molte coppie in crisi perchè uno dei due si era totalmente allontanato dal partner chiudendosi emotivamente nel suo mondo virtuale. Altre in cui si era sviluppata una gelosia ossessiva per gli amici virtuali del partner”. E addirittura non mancano gli attacchi di panico, perchè si scopre all’improvviso di essere stati cancellati da una lista di contatti. Una spia di vulnerabilità da non sottovalutare, ammonisce la psicoterapeuta.
Certo non mancano anche gli elogi a questo mondo virtuale che si agita frenetico sulla “ scrivania “ della nostra stanza; non tutto ‘Face’ viene per nuocere. Infatti, secondo la Vinciguerra, il social network può costituire un prezioso specchio virtuale, un’opportunità per osservarci e conoscere “le nostre piccole paure, le fragilità, le insicurezze. Non serve coprirci con atteggiamenti finti o foto ritoccate – spiega – Il consenso che otteniamo così è per la nostra controfigura, non per noi”. Questo, anzi, alla lunga “ci convincerà che così come siamo non andiamo assolutamente bene”. Invece questi spazi virtuali possono “essere usati per migliorare la consapevolezza di noi stessi. Guardatevi – esorta l’esperta – dopo aver fatto il vostro profilo”, per capire come vorreste essere.
Ne deriva che la domanda sorgerebbe spontanea; ma Facebook fa bene o male? ciò senza di certo avere la pretesa di immaginare, anche lontanamente, di poter interferire con le scelte dei milioni di frequentatori del sito, ma per lo meno potranno servire le conclusioni cui è giunta la psicoterapeuta cui Marco Liorni dedica tanto spazio nel libro.
“ Usare Facebook “con consapevolezza, e non per sfuggire ai disagi del nostro quotidiano e per riempire delle solitudini. Ci può dare molto di più”. Dunque seguire i consigli che la dottoressa Vinciguerra ci offre potrà servirci eccome per meglio apprezzare questo nuovo fenomeno di massa:
1) Osserviamoci per conoscere le nostre piccole paure, fragilità, insicurezze.
2) Ascoltiamo gli altri: ci possono dare informazioni preziose di tutti i generi. “Si è presenti anche nell’ascolto”, assicura.
3) Tutto ciò che abbiamo imparato online portiamo fuori nella nostra vita reale, arricchendola, migliorandola e non fuggendone, conclude la Vinciguerra, che ha già un profilo su Facebook.
E, a proposito di Marco Liorni e del suo libro, un utile guida il presentatore ce la può anche dare in merito ai vip che compaiono su Facebook. Fermo il fatto che non tutti quegli indirizzi sono veri, nel suo libro, l’autore, fornisce gli indirizzi virtuali dei vip che hanno davvero il proprio spazio sul sito, ne consegue che se siete interessati, anche sotto quest’aspetto, conviene cercare in libreria il libro di Liorni!