Sintomi
Non è opportuno trascurare i sintomi dell’ernia cervicale, perché la malattia potrebbe evolvere nel tempo e determinare un peggioramento delle condizioni. Nei casi più gravi si arriva a compromettere anche la deambulazione. Proprio per questo è opportuno, ai primi segnali, rivolgersi ad uno specialista, per ottenere una diagnosi precisa attraverso esami come l’elettromiografia, la risonanza magnetica e le radiografie del rachide cervicale. Attraverso questi strumenti si determinano la posizione e la gravità dell’ernia e si comprende come si deve intervenire.
L’ernia cervicale non è affatto asintomatica, specialmente quando è bilaterale. I sintomi più comuni sono costituiti da una sensazione dolorosa, che coinvolge soprattutto i muscoli cervicali. Possono comparire i giramenti di testa e le vertigini, il mal di testa, la nausea o il vomito e il paziente soffre di una certa rigidità, che causa difficoltà nel ruotare la testa o nel guardare in alto. L’ernia cervicale può essere molto dolorosa e le attività quotidiane del paziente possono essere colpite in maniera grave.
Sintomi secondari sono la debolezza muscolare del braccio, deficit motori, formicolio alle braccia e sensazione di “scosse elettriche”, percezione di “punture di spilli” a livello cervicale. Il tutto si può ripercuotere anche a livello neurologico, con disturbi visivi e comparsa di acufeni.