Andare incontro a un eritema solare è più facile del previsto, anzi può succedere anche quando i raggi del sole non sembrano così forti. Fortunatamente non è impossibile rimediare.
Avere un colorito di pelle più scuro può essere un po’ il sogno di tutti in estate, specialmente per chi ha una carnagione particolarmente chiara e vuole avere un aspetto meno “spento”. In tutti i casi, però, è sempre bene esporsi in maniera graduale, ma soprattutto senza dimenticare la crema protettiva, il cui grado varia a seconda della condizione di partenza.
Non si dovrebbe comunque mai stare per ore stesi al sole, a maggior ragione i primi giorni e nelle ore più calde della giornata (da mezzogiorno fino alle 15-16). Essere prudenti e non pensare di ottenere l’effetto desiderato sin dal primo giorno è fondamentale, altrimenti si può incorrere quasi senza accorgersene in un eritema solare.
Eritema solare: tutti possiamo essere a rischio
Con il termine “eritema solare” si intende un’infiammazione della pelle generata dall’esposizione al sole eccessiva e prolungata, a cui si può essere maggiormente soggetti se non ci si è adeguatamente protetti. Si tratta di un problema in cui possono incorrere tutti, indipendentemente dalla propria carnagione, anche se certamente sono più a rischio le persone con fototipo I e II, quindi chi ha la pelle più chiara, i capelli biondi o rossi e gli occhi azzurri o verdi. Il pericolo può essere invece ridotto per chi rientra nel fototipo III, IV, V e VI, che può finire per abbronzarsi più facilmente.

Riconoscerlo anche per chi non ha un occhio esperto non è così impossibile, specialmente perché in genere si verifica entro massimo 24 ore. Tra i sintomi più frequenti ci sono arrossamento e bruciore cutaneo, secchezza, sensazione di calore in alcuni punti, dolore, gonfiore, prurito e dolore, oltre al fastidio dopo il tatto. In alcuni casi si può notare anche la formazione di bollicine ripiene di fluido (papule) o contenenti pus (pustole). Ben presto si può arrivare anche alla desquamazione.
Sono tanti però anche i casi di chi riscontra sintomi collaterali, quali febbre, vertigini, mal di testa, brividi di freddo, stanchezza, nausea e vomito. In genere ogni fastidio può essere risolto anche in maniera autonoma nell’arco di pochi giorni.
La prevenzione è importante ma si può rimediare
Se si vuole ridurre il rischio di andare incontro a un eritema solare è possibile mettere in atto una serie di pratiche preventive che possono rivelarsi provvidenziali.

Oltre alla crema protettiva, è bene agire affinché la pelle non si surriscaldi. E’ bene quindi fare docce frequenti con acqua fredda, oltre a bagnare il corpo, magari con un debulizzatore, con acqua minerale. Un aiuto importante può arrivare anche dalla dieta, attraverso l’assunzione di cibi che contengono un’elevata quantità di acqua, quali anguria, pesche, peperoni, carote, meloni e albicocche. Altrettanto utile è il consumo di cibi di colore rosso e arancione, che possono facilitare anche l’abbrozantura, oltre a bere due litri di acqua al giorno per ridurre la possibilità di disidratazione.
Se ormai si è contratto l’eritema solare, non si deve però disperare. E’ possibile infatti rimediare anche senza grandi difficoltà. Esistono dei rimedi naturali che possono rivelarsi efficaci, che consentono di dare sollievo all’epidermide anche senza ricorrere all’aiuto del medico. E’ possibile fare un impacco con il pane, che dovrà poi essere inzuppato in acqua o camomilla, per poi mettere il composto sul punto dolente per almeno una decina di minuti. Un risultato simile può essere ottenuto anche con le patate crude.
Se il problema dovesse persistere anche dopo un paio di giorni, si dovrebbe ricorrere a un dermatologo. In questi casi sono consigliate creme con estratti di calendula, arnica o aloe, che dovrebbero dare sollievo.