Articolo aggiornato il 27 Marzo 2009
Delle erbe officinali la Valeriana, conosciuta con il nome di Valeriana officinalis, è nota per le sue proprietà in fatto di rilassamento e di conciliazione del sonno e del riposo. La Valeriana vive in un habitat generalmente umido, nel sottobosco, cresce nelle zone dove c’è muschio e dove ci sono corsi d’acqua che le offrono umidità per crescere.
Della pianta viene usato tutto il rizoma, la radice si raccoglie nei mesi di primavera, da cui viene ricavato l’estratto secco nebulizzato. Per la sua capacità curativa l’uso è stabilito dalla Farmacologia Nazionale, che ne decreta le quantità per principio e per modalità di impiego.
La pianta è attiva sul Sistema Nervoso Centrale, esercita una azione sedativa e favorisce e concilia il sonno. La Valeriana può essere usata come erba officinale o come estratto componente farmaceutico, la Valeriana dispert. Usata come tranquillante è molto conosciuta, in alcuni casi viene usata per le malattie del sistema nervoso, insonnia, esaurimento, e iperattività.
La Valeriana aiuta a prendere sonno velocemente, anche se i suoi effetti non si notano nella seconda parte della notte, hanno durata corta, mentre nei momenti della giornata il trattamento medico comporta rallentamento dell’attività fisica e ipoattività.
La somministrazione di Valeriana prevede una dose di 300-500 mg di estratto secco (corrispondenti a circa 1,5-2 mg di acidi valerenici) due volte al giorno per un mese o di più alla bisogna.
La pianta di Valeriana è una pianta perenne, deve il suo nome a Valeria, una zona della Pannonia, dove cresce naturalmente e in abbondanza o secondo Linneo a Re Valerio, che ne usava la tisana.
Immagini tratte da Pirineo Salto Gallego.com