Articolo aggiornato il 6 Luglio 2009
Originario dell’Indonesia il The di Giava viene chiamato nella nomenclatura botanica con il nome di Orthosiphon spicatus Thunb Back e appartiene alla famiglia delle Lamiacee o delle Labiate, come si vogliano individuare a seconda della ricerca che si effettua in merito, si tratta di una pianta adatta all’uso in dietologia per eliminare i liquidi in eccesso.
Della pianta sono usate principalmente le foglie, che sono usate sia come infuso che come componente di impacchi o di suffimigi, in volgare viene chiamata anche Baffo di Gatto, per identificarne il suo aspetto nel momento della seccatura. La pianta ha origini tropicali, ha un aspetto che è del tutto simile alla Menta piperita, anche se nel gusto si differenzia, ha un fusto tetragono e ha le foglie di forma ovale con infiorescenza rossa/viola e frutti a belle palline rosse, che richiamano l’attenzione da lontano nella sterpaglia, il suo naturale habitat.
La pianta cresce spontaneamente in India, Indonesia, Australia e in Cina. Il suo uso è principalmente legato alla capacità diuretica nella eliminazione della urea e dei cloruri, entra in azione combinata con i flavonoidi e con i sali del potassio, sicuramente parte del suo uso è valido anche grazie alle saponine che stimolano la biligenesi.
Un ulteriore impiego è quello antinfiammatorio, con una azione batteriostatica e virostatica, per cui è possibile trovarla in combinazione con prodotti che sono impiegati in ambito domestico o di cura dell’estetica e della igiene personale. Similmente alla pianta del rosmarino è un valido alleato nei disturbi dell’apparato urinario.
Fonte: Naturestore – Proksch P.: “I fiori blu dei ‘baffi di gatto'”, Farmacia Naturale, n. 8, 1992
Le immagini sono tratte dal portale di Dada Mobile