Erbe in gravidanza, alcune sono in rischio per il feto: queste sarebbero da evitare

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Quali erbe non sono concesse per il feto (tantasalute.it)

Le erbe naturali in gravidanza non sono sempre concesse e ottimali perché anche se naturali non fanno bene al feto.

Quando si parla di erbe spesso si pensa a un prodotto naturale che si può utilizzare sempre e in qualunque condizione, ma non è così. Forse non tutte le sanno, ma ce ne sono alcune che se assunte in dolce attesa potrebbero essere davvero pericolose.

Soprattutto se questo prodotto viene assunto in gravidanza non bisogna farlo con leggerezza perché ci sono ripercussioni dirette anche sul piccolo.

Erbe in gravidanza: quali si possono usare e quali sono vietate

In alcuni casi è possibile assumere in gravidanza alcuni tipi di erbe. In altri casi invece è qualcosa da evitare assolutamente. Quando si parla di erbe si fa riferimento non solo a integratori ma anche ai rimedi naturali della nonna, alle tisane e tutto ciò che le contiene. Alcune sono altamente sconsigliate e quindi non vanno mai ingerite. In particolare ginseng, liquirizia e uva ursina sono da eliminare totalmente.

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Le erbe da usare in gravidanza e quelle da bandire (tantasalute.it)

Attenzione, bisogna sempre contattare il proprio medico e mai fare “sperimentazioni” pensando che naturale vuol dire benessere assicurato. Questo è un dettaglio da non sottovalutare mai per sé e per il proprio bambino.

Lo zenzero si può utilizzare in gravidanza ma non bisogna abusarne e comunque è opportuno scegliere l’estratto secco ma non quello fresco. Gli oli essenziali invece non devono essere utilizzati, questi vengono filtrati direttamente dalla placenta e quindi arrivano al feto. È una cosa sbagliatissima da non fare. Invece possono essere usate le tisane naturali di tipo comune come camomilla, melissa, valeriana, ortica, menta, finocchio che sono ottimali anche per andare a combattere il gonfiore addominale, l’ansia, disturbi generali.

Per gli altri casi dipende. Ad esempio il the verde può essere un alleato al posto della caffeina ma non si può assumere nel primo trimestre perché interferisce con l’acido folico. Per il raffreddamento si può usare l’echinacea che allevia i sintomi, per le vie urinarie il mirtillo rosso.

Sono invece bandite: gingko, ginseng, iperico, liquerizia, partenio, oli, uva ursina. Non vanno utilizzare le piante medicinali che derivano da altri Paesi come quelli extra europei perché non ci sono studi efficaci e direttive mediche a questo proposito. Le erbe naturali, anche se comunemente sono innocue, in gravidanza sono un rischio perché gli effetti collaterali minimi su un corpo adulto sono ben diversi sul feto e quindi non bisogna necessariamente utilizzarle.

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